Donald Trump potrebbe essere il prossimo candidato alla Casa Bianca. Nello straw poll (il sondaggio informale) del Cpac, la convention dei conservatori, conquista il 62% delle preferenze, seguito a grande distanza con il 20% dal governatore della Florida Ron DeSantis, considerato il suo rivale potenziale principale nonostante non abbia ancora annunciato la sua candidatura.
Staccati il resto dei candidati. Seguono il businessman Perry Johnson con il 5% delle preferenze, l’ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley con il 3%, l’imprenditore del biotech Vivek Ramaswamy, i senatori Ted Cruz e Rand Paul e l’ex segretario di stato Mike Pompeo tutti fermi all’1%.
Trump sarà il candidato alla Casa Bianca
L’intervento del tycoon nella sala del Gaylord National Resort & Convention Center per la Conservative Political Action Conference (Cpac) è preceduto da un video in cui si lancia a promesse futuristiche. Nuove e moderne ‘Freedom city‘ costruite da zero, auto volanti e baby bonus per un cambio radicale nel tenore di vita americano.
Uno scenario visionario in cui Trump suggerisce un concorso pubblico per progettare e realizzare sino a dieci nuove ‘Freedom City‘ su terreno federale per “riaprire la frontiera, riaccendere l’immaginazione americana e dare a centinaia di migliaia di giovani e altre persone, tutte famiglie laboriose, una nuova possibilità di possedere una casa e, di fatto, il sogno americano“. Quindi propone investimenti per sviluppare veicoli a decollo e atterraggio verticale, come già stanno facendo Boeing e Honda: una rivoluzione dei trasporti che vuole sia guidata “dall’America, non dalla Cina“.
L’ex presidente evoca anche la creazione di “alveari dell’industria” attraverso l’interruzione delle importazioni dalla nazione asiatica e un aumento della popolazione alimentato dai “bonus per bambini” per incoraggiare a procreare. “Le generazioni passate di americani hanno perseguito grandi sogni e progetti audaci che una volta sembravano assolutamente impossibili, ma oggi il nostro Paese ha perso la sua audacia. Sotto la mia guida, la riavremo in grande stile“, promette nel video.
Completare l’embargo alla Cina
Un piano in 4 anni per eliminare tutte le importazioni dalla Cina e rendere gli Usa totalmente indipendenti dalla nazione asiatica. L’ex presidente ha annunciato che continuerà la sua terza campagna presidenziale anche se verrà incriminato. “Assolutamente, non penserei nemmeno di lasciare. Finiremo quello che abbiamo iniziato. Completeremo la missione. Assisteremo a questa battaglia fino alla vittoria finale“, ha aggiunto.
L’attacco a Biden
“Cacceremo Joe Biden dalla Casa Bianca, dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato“, ha detto Trump nel discorso di chiusura, dove ha attaccato l’establishment del partito, i falsi repubblicani e i repubblicani dell’America dei Bush. “Siamo un Paese in declino, ma non saremo mai un Paese socialista“, ha avvisato nel suo primo discorso importante dopo la ricandidatura alla Casa Bianca, denunciando i confini aperti e l’emergenza immigrati. “Salveremo il Paese da chi lo vuole distruggere“, ha proseguito.
Presente l’ex Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro
Alla Cpac è intervenuto anche l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro che è stato accolto come una star. Bolsonaro ha definito “semplicemente eccezionale” il suo rapporto con l’ex presidente Donald Trump e ha toccato tutti i temi cari alla destra americana, dai diritti delle persone transgender, alle critiche al vaccino contro il Covid, alla “minaccia socialista”.
L’ex capo dello stato sudamericano, dopo aver perso le elezioni contro Lula, si è auto esiliato momentaneamente in Florida. Ribattezzato “il Trump dei Tropici”, continua con insistenza a mettere in discussione il risultato elettorale di ottobre scorso rimarcando ipotetici brogli da parte del vincitore Lula. Stessa identica strategia adottata da Trump dopo la sconfitta con Biden: “Ho avuto più consensi nel 2022 che nel 2018, non riesco a comprendere come sia possibile che le cifre dicano il contrario”, ha detto tra gli applausi della platea.
“Ringrazio Dio per la missione di essere stato presidente del Brasile per un mandato. Ma sento nel profondo che questa missione non è ancora finita”, ha detto Bolsonaro nel suo discorso. Il leader conservatore non ha menzionato quando intende tornare in Brasile, dove il suo partito gli ha chiesto di guidare l’opposizione di destra.