Che cos’è la semaglutide, il farmaco che abbatte il peso, per il quale tutti stanno andando pazzi.
La semaglutide è concepito come una cura contro il diabete, infatti il suo composto si è rivelato molto efficace nel favorire un rapido dimagrimento. Per questo motivo, ora va a ruba negli USA ed è decantato da celebrità e influencer. L’endocrinologo italiano Marco Chianelli ha spiegato le motivazioni per cui sarà la svolta nella lotta contro l’obesità.
Che cos’è la semaglutide, il farmaco spopolato sui social
Il farmaco anti-obesità, è stato sviluppato e già utilizzato contro il diabete. Tale svolta consentirà di mettere fine all’epidemia di obesità in atto, ma è molto utilizzato negli Stati Uniti, anche da chi non si trova in condizioni di obesità. Molti personaggi famosi ne vanno pazzi, decantandone gli straordinari effetti dimagranti con post su Instagram e Tik Tok. Sembra lo abbia utilizzato anche Elon Musk, apparso recentemente visibilmente dimagrito. Addirittura, da quanto si apprende, la semaglutide è andata così a ruba da risultare praticamente introvabile presso alcune farmacie.
L’endocrinologo Marco Chianelli spiega come e perché funziona il farmaco semaglutide
Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità e Metabolismo dell’Associazione Medici Endocrinologi, ha motivato all’AGI: “Semaglutide, che si somministra tramite un’iniezione a settimana, è un composto simile ad ormoni naturalmente presenti nel nostro organismo, detti glucagon like peptide 1 (GLP1). Il farmaco non solo regolarizza il metabolismo, ma interviene sulle principali cause dell’obesità: riduce la pulsione verso il cibo e aumenta il senso di sazietà determinando una riduzione dell’introito calorico“.
Il prodotto è stato commercializzato dalla Novo Nordisk, come trattamento anti-obesità e consacrato da uno studio del New England Journal of Medicine, che ha dimostrato la capacità del farmaco di determinare una riduzione fino al 20 per cento del peso corporeo iniziale. Qualche mese fa invece, un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine ha confermato l’efficacia di semaglutide anche nel lungo periodo: “Nello studio STEP5 i ricercatori hanno confermato l’efficacia di semaglutide nella riduzione del peso corporeo, che è quasi tripla rispetto a quella dei ‘vecchi’ farmaci per l’obesità, e ha dimostrato in un follow up di 2 anni che la sua efficacia è duratura nel tempo“, ha sottolineato Chianelli. Inoltre ha aggiunto: “Finché viene assunto, il farmaco mantiene la sua efficacia, non solo nella riduzione del peso corporeo, ma anche nel miglioramento di dislipidemia, ipertensione e glicemia, che aumentano il rischio cardiovascolare“.
La semaglutine è stata inserita anche nella prima Linea Guida da poco pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità, “Terapia del sovrappeso e dell’obesità resistenti al trattamento comportamentale nella popolazione adulta con comorbolità metaboliche“.
In Italia è già stato approvato
Marco Chianelli ha chiarito: “Il farmaco è stato già approvato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ma al momento non è prevista la rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale, contrariamente a quello che accade per il diabete. Qualcosa tuttavia, si muove nella direzione giusta: per la prima volta un Fondo Sanitario Integrativo Privato ha riconosciuto una parziale rimborsabilità fino a mille euro all’anno. Inoltre, c’è una domanda depositata l’anno scorso a marzo nella quale si chiede la rimborsabilità dei farmaci per l’obesità per i pazienti con obesità grave o complicata“.
Nuova rivoluzione in vista
Nel frattempo l’industria continua a investire su nuovi farmaci che abbiamo gli stessi effetti della semaglutide, e se possibile, anche migliori. Il più vicino a un punto di arrivo è la società farmaceutica americana Eli Lilly con l’antidiabetico tirzepatide. La Foot and Drug Administration (FDA), l’ha approvato negli USA come cura contro il diabete. Vari studi clinici hanno confermato come esso sia in grado di produrre una perdita peso da record, paragonabile addirittura agli interventi chirurgici.
Tale farmaco, come la semaglutide, stimola il Glp-1, insieme a un ormone chiamato Gip, che porta a sua volta alla secrezione di insulina. Il New England Journal of Medicine ha dimostrato che tirzepatide riduce di gran lunga il peso corporeo fino al 20 per cento, ovvero oltre quanto in media fa semaglutide.
A dare man forte le aziende più giovani, come SirtLife, che ha mostrato il suo composto in un recente studio pubblicato su Cells. SIRT500 è in grado di aiutare a prevenire alcuni processi cellulari associati all’obesità, principalmente trasformando il “grasso cattivo” in “grasso buono“, cioè in grasso che invece di immagazzinare le calorie le brucia. SIRT500 è soprannominata anche “pillola mima sport“, ed è un potente mix di Vitamina D, Omega-3, Lattoferrina, Quercetina, Vitamina C, Zinco, Melatonina e Glutatione. Tutti questi, insieme ad alcuni attivatori di sirtuine, come la sinergia tra pterostilbene, politadina e onochiolo, sembrano in grado di replicare effetti benefici sulla salute, paragonabili all’esercizio fisico. Sembrerebbero infatti in grado di attivare i cosiddetti “geni della longevità“, che producono proteine che favoriscono il metabolismo. Siamo quindi nel contesto di una nuova rivoluzione, dove la lotta ai chili di troppo non si combatte più solo a tavola o in palestra, ma anche con pillole e iniezioni.