Fuma una canna e la passa ad alcuni studenti minorenni, è il gesto fatto da un’insegnante di Latina che ora viene condannata a 2 anni e 8 mesi di carcere.
La vicenda risale al 2020. Una delle studentesse aveva infatti denunciato il fatto alle forze dell’ordine che avevano iniziato un’indagine per accertare i fatti. Le autorità avevano dunque individuato la docente, Alessia Nisticò, una 48enne all’epoca impiegata presso l’Agenzia Formazione e Lavoro di Latina.
Nello specifico dopo i fatti contestati, una studentessa aveva accusato un malore. Da qui la segnalazione e la denuncia poi sporta. Le successive analisi dei fatti, condotte grazie anche alla dichiarazione di altri studenti presenti, hanno appurato come la donna, durante una lezione nella sua abitazione privata, avesse dapprima fumato hashish finendo poi per offrire la stessa sostanza stupefacente agli allievi minorenni.
Gli elementi raccolti hanno dunque indotto gli inquirenti e i magistrati a porre a giudizio con rito abbreviato la docente ed oggi, Sabato 4 Marzo 2023, si è svolta l’udienza preliminare del Tribunale di Latina davanti alla giudice Giorgia Castriota arrivando alla condanna e alla reclusione per 2 anni e 8 mesi. Il rito abbreviato ha consentito di usufruire dello sconto di un terzo della pena.
L’Agenzia Formazione e Lavoro di Latina non ha atteso la sentenza di primo grado, e, subito dopo la prima richiesta di rinvio a giudizio da parte della difesa, aveva provveduto a sospendere in via cautelativa la docente e a dispensarla degli incarichi scolastici.
Nell’udienza odierna, il pubblico ministero Giorgia Orlando aveva richiesto per l’imputata una condanna di 2 anni e 6 mesi di reclusione per la cessione di stupefacenti a minorenni mentre il legale difensore, l’avvocato Vincenzo Schiavone, aveva percorso la strada dell’assoluzione per la non sussistenza del fatto.
La sentenza da parte del gup, arrivata al termine della camera di consiglio, ha addirittura aumentato di due mesi la pena richiesta dal pubblico magistrato.
Latina insegnante fuma una canna e la passa agli studenti: risarcimento storico alla garante dell’infanzia e adolescenza
La docente è stata inoltre condannata ad un’azione di risarcimento fissata in 10 mila euro a favore di Monica Sansoni, garante dell’infanzia e adolescenza che si è costituita parte civile nel procedimento ed è stata rappresentata dall’avvocato Pasquale Lattari.
Proprio tale decisione ha destato il maggior risalto mediatico: si è trattato infatti della prima volta che un ente di garanzia regionale si è dichiarato parte civile in un procedimento penale di questa tipologia di reati contestati.
L’accoglimento positivo della parte del giudice dell’udienza preliminare inoltre di tale istanza è secondo la garante un evento fondamentale che dimostra la vicinanza ai minori e la tutela alle famiglie che potrà essere impugnato in eventuali future situazioni simili.
“Se la decisione del giudice di ammettere quale parte civile in un procedimento penale un’autorità di garanzia istituzionale regionale è stata di per sé una decisione storica per il genere di reati contestati e per il fatto che per la prima volta un’autorità di garanzia della Regione Lazio si è costituita autonomamente parte civile in un procedimento penale, quella dell’accoglimento integrale del risarcimento danni richiesto costituisce, indubbiamente, la migliore conclusione possibile dell’iniziativa intrapresa, a riprova che essa, come ho già avuto modo di affermare, rappresenta a mio avviso uno dei modi più concreti per esprimere una forma di aiuto e vicinanza ai minori della nostra Regione e alle loro famiglie nonché un apripista rispetto a situazioni analoghe che vedessero in futuro vittime i minori stessi”.
Come affermato direttamente dalla garante Monica Sansoni, il risarcimento sarà infatti utilizzato per aumentare i controlli e la difesa dei soggetti più a rischio.
“Coerentemente con gli atti da me adottati ai fini della costituzione di parte civile nel procedimento penale in questione la somma del risarcimento danno sarà destinata alle numerose attività istituzionali che svolgiamo da anni all’interno degli istituti scolastici della Provincia di Latina, attività che intendo implementare dando ulteriore impulso a percorsi mirati e diversificati di formazione, sensibilizzazione e prevenzione, sempre a tutela del superiore interesse dei nostri minori d’età”.