Età Elly Schlein. Elly Schlein, all’anagrafe Elena Ethel Schlein, è la nuova segretaria del Pd. Andiamo a scoprire qualcosa di più su di lei e sulla sua famiglia.
Elly Schlein età, padre e madre
Elly Schlein è nata il 4 maggio 1985 a Sorengo, un piccolo villaggio a ovest di Lugano. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazita. All’epoca della sua nascita, il padre è professore emerito di scienza della politica e storia presso la Franklin University di Lugano. La madre invece è l’italiana Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. È nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, che fu senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione Giustizia del Senato e, dal 1994 al 1998, membro laico del Consiglio superiore della magistratura (CSM) in quota Forza Italia, mentre suo fratello è il matematico Benjamin Schlein (1975) e sua sorella Susanna Schlein (1978) è primo consigliere diplomatico all’Ambasciata italiana ad Atene ed ex-capo della cancelleria consolare dell’ambasciata italiana a Tirana.
Carriera
Dopo aver masticato politica da sempre, Elly si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza di Bologna, dove si laurea con il massimo dei voti nel 2011.
Dopo aver partecipato ad alcune mobilitazioni negli Stati Uniti per supportare la candidatura a presidente di Barack Obama, continua il proprio impegno politico in Italia nel 2013 avviando la campagna di mobilitazione ‘Occupy PD’: un’azione partita dalla base giovanile del partito in merito alla scelta dei vertici nazionali nel dar vita al governo Letta, sfociata nell’occupazione di alcune sedi piddì. Dopo aver sostenuto Pippo Civati alle Primarie Pd del 2013, viene eletta nella direzione nazionale del partito.
Nel 2014, con una campagna elettorale incentrata sulle tematiche ambientali, viene eletta al Parlamento europeo con 53 mila preferenze e nel 2015 lascia il Pd in dissenso con le politiche di Renzi, definite come di “centrodestra”, si legge su Repubblica.
Stefano Bonaccini, che in quelle elezioni è stato confermato presidente della regione, la sceglie come vicepresidente.
L’11 febbraio 2020 viene nominata vicepresidente della regione Emilia-Romagna e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima, dal presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Alle elezioni politiche del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati come indipendente, in qualità di capolista del collegio plurinominale Emilia Romagna 02 tra le liste del Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, risultando poi eletta. Da qui, le dimissioni da vicepresidente della Regione il 24 ottobre. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.
Il 4 dicembre 2022 si candida ufficialmente alla segreteria del Pd e – il 26 febbraio 2023 – vince il ballottaggio con Bonaccini. Transizione energetica, ambiente, lotta alle disuguaglianze, lavoro e diritti. I temi più cari alla prima donna riuscita a salire al Nazareno.