Sono passati 40 anni da quando il primo cellulare venne messo in commercio. Era il 1973 quando il primo telefonino della storia fece la sua comparsa, segnando una svolta per l’intera umanità. Si trattava di un dispositivo dalle caratteristiche molto diverse rispetto a quelle che conosciamo oggi. Basti pensare che in molti lo definivano ironicamente “citofono” o “mattone per via della sua grandezza.
Le caratteristiche principali del primo cellulare in vendita 40 anni fa
Il primo cellulare della storia, arrivato sul mercato 40 anni fa, era un modello dell’azienda Motorola. L’era del telefonino iniziò, infatti, il 6 marzo del 1983 con il “Dyna Tac 8000x” che era l’acronimo di “Dynamic Adaptive Total Area Coverage”, che in italiano significa Copertura dell’area totale adattiva dinamica.
Si trattava di un telefonino senza monitor, provvisto solo di una tastiera numerica a toni e un piccolo display. Con una lunghezza di ben 25 centimetri, il primo cellulare della storia arrivava dall’orecchio fino a ben oltre il mento con chiare difficoltà anche a tenerlo a lungo tra le mani. Oltre alla notevole lunghezza, infatti, il dispositivo pesava quasi un chilo.
Per ricaricare completamente la batteria, occorrevano circa 10 ore, nonostante, la sua autonomia operativa durasse appena 35 minuti. Quando nel 1983 venne messo in commercio, costava 3.995 dollari, l’equivalente di 3.575 euro, rispetto ai circa 10 mila dollari di oggi.
Motorola aveva tuttavia accolto questa nuova sfida già 10 anni prima. Il 3 aprile del 1973, infatti, fu proprio l’invento del cellulare, l’ingegnere americano Martin Cooper ad aver effettuato la prima chiamata sperimentale senza fili a New York. “Noi alla Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà”, disse Cooper dopo aver effettuato la prima chiamata “senza fili” nella storia.
Da quel momento sembra essere passato un secolo se si considera il balzo in avanti compiuto dal settore tecnologico negli ultimi 40 anni. I modelli ultrasottili e ipertecnologici di oggi sono, infatti, notevolmente diversi sia nell’estetica quanto nelle funzioni oltre ad essere in grado di connettersi ad internet, scattare fotografie e realizzare dei video di altissima qualità con i modelli più avanzati.
Vista la sua storia, un “DynaTAC 8000x” è uno dei dispositivi più ricercati al mondo dai collezionisti e vale già più di mille euro.
A partire dagli anni Ottanta, poi, il settore della telefonia “senza fili” ha conosciuto un successo straordinario e dopo sette anni aveva già raggiunto il milione di utenti fino agli impressionanti numeri imponenti di oggi.
Le parole dell’inventore Martin Cooper
Se il primo telefonino della storia arrivò sul mercato nel 1983, il merito è certamente del suo inventore, l’ingegnere americano Martin Cooper che ha ricevuto di recente anche un premio alla carriera per celebrare il mezzo secolo dal momento in cui effettuò la prima chiamata dalla Sixth Avenue di New York.
In tale occasione, Cooper ha ipotizzato che i prossimi dispositivi potranno anche riuscire a ricaricarsi sfruttando l’energia del nostro corpo. Sul palco del Mobile World Congress di Barcellona, l’ingegnere ha detto: “La prossima generazione avrà il telefono incorporato sotto la pelle delle orecchie. Il corpo è il caricabatterie perfetto. Quando mangi cibo, il tuo corpo crea energia, giusto?”.
E poi ha affermato: “Il telefono cellulare sta diventando una vera e propria estensione della persona”.
A causa della crisi globale e della saturazione del mercato, il settore della telefonia mobile, al momento, è in flessione, tuttavia, le aziende continuano a destinare gran parte del loro capitale nello sviluppo di nuove innovazioni e come ha mostrato la fiera della telefonia di Barcellona, la scommessa delle aziende produttrici si sta focalizzando sui telefoni pieghevoli ma anche su oggetti indossabili come i visori che, secondo Mark Zuckerberg potrebbero diventare i nuovi iPhone.