Incidenti stradali 2023: morti 88 pedoni, quanti ne succedono al giorno e perché. Marian e Manuel sono gli ultimi due pedoni morti a Roma che ne conta già 13 dall’inizio dell’anno. I dati sono in netto aumento rispetto ai primi due mesi del 2022: la regione con più decessi è il Lazio, dove la Capitale ha il primato italiano, più dell’intera Lombardia che conta 10 vittime sulla strada, mentre in Emilia Romagna i morti sono stati 9 finora. Tra le cause maggiori c’è l’uso degli smartphone. I dati, aggiornati in tempo reale, arrivano dall’Osservatorio dell’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale (Asaps) che mette in guardia chi va a piedi: in Italia muore un pedone sulle strade ogni 16 ore.
Incidenti stradali 2023 con morte pedoni, quanti ne succedono al giorno?
L’Asaps rileva che dal 1° gennaio al 28 febbraio 2023, i pedoni morti investiti sulle strade italiane sono stati 87, dei quali 64 uomini e 23 donne. Settanta erano cittadini italiani, 17 stranieri. I dati sono in netto aumento rispetto ai primi due mesi del 2022 quando i decessi furono 58. Nel solo mese di gennaio 2023 hanno perso la vita 51 pedoni, a febbraio 36. Dalle rilevazioni dell’Osservatorio, emerge che quattro delle vittime avevano meno di 18 anni, dei quali uno di 4 anni investito a Termini Imerese, 49 avevano tra i 18 e i 64 anni, 34 oltre i 65 anni (un’anziana di 95 anni è morta investita a Milano mentre attraversava sulle strisce pedonali). L’Asaps inoltre rileva che i morti accertati dall’inizio dell’anno sono 88, essendoci stata un’altra vittima a piedi nei primi giorni di marzo. Negli 87 incidenti stradali in cui hanno perso la vita 87 pedoni, in due casi il conducente del veicolo era ubriaco, in 12 casi è fuggito e in uno si trattava di un minorenne alla guida. Nei casi di abuso di alcool, i riscontri si scoprono solo a distanza di giorni dopo le analisi negli ospedali.
Perché succedono incidenti con pedoni?
Allarmante la situazione nella Regione Lazio dove si sono verificati incidenti stradali con decesso di pedoni in 19 casi, dei quali 13 a Roma e provincia. Gli ultimi due a perdere la vittima sono stati Marian Tirnaveanu, rumeno di 47 anni che è morto la sera di martedì scorso 28 febbraio, in zona Eur, seguito cinque ore più tardi dalla morte di Manuel Tomas Erazo Pacheco, peruviano di 40 anni, sul Lungotevere in zona Stadio Olimpico. Sono numerose le vittime investite da auto e altri mezzi di trasporto i cui conducenti sono risultati distratti alla guida, soprattutto per l’uso del cellulare. In questi casi, si accerta la dinamica dell’incidente con la richiesta, da parte degli organi di polizia stradale, dei tabulati telefonici all’autorità giudiziaria: si arriva a stabilire anche se il conducente stava messaggiando o chattando nel momento dell’impatto. “Siamo sconcertati per i numerosi annunci senza, al momento, nessun provvedimento, neppure con un disegno di legge che abbia preso in considerazione questa drammatica mortalità di utenti vulnerabili – si leggono in una nota sul sito di Asaps le dichiarazioni del presidente Giordano Biserni – Non si parla più dell’emergenza della distrazione dall’uso del cellulare alla guida. Ancora più sconcerto per i 12 casi di pirateria su 87 decessi, un dato spaventoso, se rapportato anche al fatto che se individuati quasi mai andranno in carcere. Lo diciamo da anni che in Italia le strisce pedonali non sono luogo ‘sacro’ in materia di sicurezza stradale come in tutti gli Stati europei, e ci domandiamo quando sarà possibile sanzionare in automatico con telecamere ed agenti la mancata precedenza proprio sugli attraversamenti pedonali, con una sorta di ‘pedovelox’. Serve maggiore attività di controllo e repressiva sulle strade – conclude Biserni – visto che le norme prevedono ben otto punti decurtati dalla patente in caso di mancata precedenza”.