Omicidio Carovigno ultime notizie. Stanno continuando in queste ore le indagini per risalire all’identità dell’omicida dei coniugi Calò. I corpi di Antonio e della moglie Caterina si trovano all’obitorio del Cimitero di Ostuni. Con buona probabilità la prossima settimana dovrebbe svolgersi l’esame autoptico che consentirà di far luce anche sull’arco temporale dell’omicidio. Le forze dell’ordine stanno battendo tutte le piste: dalla vendetta personale ad un possibile contenzioso su beni e proprietà. Gli inquirenti sono ancora ala ricerca dell’arma del delitto, un fucile, da cui sono stati esplosi i colpi che hanno ucciso la coppia. Esclusa la rapina degenerata in omicidio. Al momento del ritrovamento dei corpi, la casa non era in soqquadro. Le condizioni umili dei coniugi sarebbero state poi un altro elemento tale da portare ad escludere questa ipotesi. L’uomo non aveva neanche ritirato la pensione di 480 euro al mese e pertanto un eventuale rapinatore non avrebbe trovato neppure contanti in casa.
Omicidio Carovigno ultime notizie, spunta la pista privata
Sta prendendo sempre più piede la pista privata. I due coniugi, trovati morti la sera del primo marzo nella loro casa di campagna a Serranova in provincia di Brindisi, avevano ricevuto un’eredità dopo la morte del fratello Angelo. Si trattava nello specifico di un’abitazione con terreno annesso. Gli inquirenti ipotizzano che proprio questa eredità potesse essere al centro di una contesa familiare. In questi giorni, i carabinieri hanno perquisito le abitazioni di parenti e conoscenti delle vittime. In base alla ricostruzione della dinamica, i due coniugi sarebbero stati uccisi da tre colpi di fucile alla testa. Quanto avvenuto è dunque riconducibile ad un’esecuzione da parte di chi avrebbe deciso di ammazzare entrambi i coniugi. La donna è stata ritrovata in camera da letto mentre stringeva il mano il cellulare mentre l’uomo aveva in mano una mazza di ferro e non è escluso che possa essersi difeso. Probabilmente la donna aveva cercato di allertare qualcuno ma non è riuscita a fare in tempo. La coppia, che non aveva figli, è stata descritta da amici e conoscenti come tranquilla e discreta. Il fratello di Antonio, Carmelo, ha allertato la polizia dopo aver cercato di mettersi in contatto con la coppia: “Erano in un lago di sangue. Mio fratello era steso a terra all’ingresso, l’ho visto appena ho aperto la porta e acceso la luce, mia cognata invece, era riversa sul pavimento della camera da letto”, ha riferito ai giornalisti. Il casolare è stato posto sotto sequestro in vista di un nuovo sopralluogo.
La raccolta fondi per il funerale
Il titolare di un bar di Serranova si è fatto promotore di una raccolta fondi per i funerali dei due coniugi uccisi. La risposta della comunità all’iniziativa è stata molto positiva tanto che il commerciante ha dichiarato di aver ricevuto dei bonifici anche da persone residenti a Nord: “Con questa iniziativa vogliamo far capire quanto erano ben voluti Tonino e Caterina”, ha dichiarato. C’è ancora incredulità tra gli abitanti del paesino in provincia di Brindisi in quanto nessuno riesce a darsi una spiegazione in merito a quanto accaduto. Il fratello di Antonio ha fatto sapere che il fratello non aveva mai fatto male a nessuno: “Mio fratello non ha mai fatto male a nessuno. Non aveva soldi. Non so cosa sia potuto accadere. Perché hanno fatto tutto ciò? Sicuramente è stato un pazzo. Non c’è proprio nessuno che poteva voler fare del male a mio fratello e non abbiamo fatto male a nessuno. Non dava fastidio a nessuno”. Un vicino di casa ha raccontato che raramente i due scendevano in paese. Entrambi pensionati, l’uomo in estate saltuariamente faceva il parcheggiatore in un locale non molto distante dall’abitazione. I coniugi non avevano mai avuto dissidi tra loro ed erano molto uniti: “Vivevano con una pensione sociale. Sembravano fatti l’uno per l’altro. Mio fratello ci teneva molto alla moglie. È incredibile tutto ciò. Davvero. E’ stata una cosa improvvisa”, ha aggiunto il fratello della vittima.