Omicidio Giarratana oggi. Nelle scorse ore in Sicilia, in provincia di Ragusa, si è verificato un altro femminicidio. Una donna di 52 anni, Costantina dell’Albani, è stata uccisa a coltellate dal cognato, Mariano Barresi, di 66 anni. L’uomo è stato posto in stato di fermo da parte dei carabinieri. Il delitto è avvenuto nella casa della madre della vittima, in cui la donna si trovava per accudirla durante la notte. Al momento è ignoto il movente dell’omicidio anche se gli investigatori parlano di raptus. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Ragusa. La comunità è rimasta sotto choc.

Omicidio Giarratana oggi, arrestato il cognato

La donna sarebbe stata uccisa con un coltello mentre si trovava a casa dell’anziana madre che assisteva durante la notte. Il cognato abiterebbe al piano superiore della casa ma non si conoscono al momento i motivi per cui la donna sarebbe stata colpita a morte. Ad allertare la polizia sono stati i parenti della vittima. I carabinieri sono sul posto e stanno attendendo l’arrivo dell’autorità giudiziaria.

Omicidio a Pietraperzia, nuora uccide suocera a coltellate

A febbraio si era consumato nella zona un altro delitto in ambito familiare. Una donna di 32 anni aveva ucciso con un’arma da taglio la suocera Margherita Margani di 62 anni. L’anziana aveva aperto la porta di casa alla nuora con la quale in passato c’erano stati frequenti litigi. La donna l’ha aggredita n cucina con un’arma da taglio, un coltello e un paio di forbici e un fendente aveva raggiunto la vittima alla gola. Laura Di Dio è stata poi arrestata. Durante l’udienza aveva dichiarato di aver agito in difesa dell’aggressione della suocera: “Ha cominciato lei per prima. Mi ha aggredito con un coltello, io mi sono solo difesa”, è stata la sua versione. Il giudice dovrà decidere sulla richiesta dell’avvocato della donna di concedere gli arresti domiciliari anche in considerazione della situazione psichiatrica. Il marito della donna ha infatti dichiarato che la donna soffriva da anni di depressione ma che aveva rinunciato ad andare da uno specialista. Sull’omicidio della donna erano emerse informazioni circa il comportamento assunto dalla Di Dio dopo aver ucciso la suocera. Sembra che Laura, subito dopo il delitto, si sia seduta sul corpo della vittima di 62 anni fumando una sigaretta. Il marito, Francesco Arnone, dopo il delitto aveva affermato che negli ultimi tempi, a causa delle condizioni mentali instabili di Laura, non lasciava i suoi figli con lei di notte per paura che potesse far loro del male. Ha detto che Laura si alzava di notte, dormiva poco e a volte mangiava quando voleva, e che aveva considerato seriamente di cercare l’aiuto di uno specialista: “Ha cominciato lei per prima. Mi ha aggredito con un coltello, io mi sono solo difesa”. La figlia della vittima Giusi aveva confermato la tesi del padre: “Era una lunatica, un’instabile. Abbiamo provato ad aiutarla e non ne voleva sapere”. Stando alla ricostruzione degli investigatori il rapporto tra nuora e suocera era particolarmente teso. Da circa quattro anni le due donne avevano smesso di parlarsi. A luglio del 2018 il cognato di Laura aveva esploso alcuni colpi di pistola contro il fratello, il marito della 32enne, accusandolo di averla picchiata. L’uomo fu arrestato ma l’episodio aveva avuto degli strascichi a livello familiare. Margherita Margani riteneva la nuora responsabile per il clima ostile che si respirava tra i fratelli. Laura aveva iniziato a provare risentimento nei confronti della suocera fino al tragico epilogo. Il sindaco si era dichiarato scosso per quanto avvenuto: “Siamo scossi da quanto accaduto alla signora Margani, che conoscevo personalmente come persona tranquilla e socievole e non comprendiamo come sia potuto succedere. Tutti ci stringiamo profondamente addolorati per l’accaduto alla famiglia travolta da questa tragedia”.