Terremoto Nuova Zelanda oggi. Una scossa di magnitudo 6.9 è stata registrata oggi al largo della Nuova Zelanda. A riportarlo è stato l’Istituto geofisico statunitense USGS sul suo sito. Il sisma è stato localizzato vicino alle isole Kermadec, a circa mille chilometri a nord-est dell’Isola del Nord, a una profondità di circa 206 chilometri. Al momento non è stato emesso alcun allarme tsunami. Secondo la scala Richter, un evento sismico di magnitudo 6.9 è classificato come terremoto “forte” e descritto nel modo seguente: può avere un raggio di azione di 160 km dove può essere distruttivo se la zona è densamente popolata. La Nuova Zelanda, stato insulare posto sull’incrocio delle placche tettoniche indo-australiana e del Pacifico, registra in media più di 14 mila terremoti l’anno, una ventina delle quali raggiungono magnitudo 5 o superiore. La Nuova Zelanda era già stata messa in ginocchio dal ciclone Gabrielle che nei giorni scorsi ha provocato la morte di quattro persone. Il primo ministro aveva definito Gabrielle “l’evento meteorologico più significativo della Nuova Zelanda durante questo secolo” ed è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale per una settimana.

Terremoto Nuova Zelanda oggi, scossa di magnitudo 6.9

Un forte terremoto ha scosso la Nuova Zelanda. Non si registrano danni a cose o persone. Nella zona è in corso da tempo uno sciame sismico. Lo scorso 13 febbraio era stata registrata una scossa di terremoto con epicentro a circa 50 km a nordovest di Paraparaumi. Il sisma era stato avvertito a Wellington, Auckland e Christchurch. Nessun danno era stato segnalato. A novembre una scossa di magnitudo 7.5 aveva colpito la Nuova Zelanda producendo onde di tsunami di 2,5 metri. Si temeva che lo stress a cui era stata sottoposta la crosta terrestre potesse scaricarsi in scosse ancora più violente lungo le faglie che interessano gran parte del Paese. La Nuova Zelanda è appoggiata su una faglia che ogni anno si sposta di circa 4 centimetri, rendendo l’area fortemente sismica. Le reti sismologiche hanno così permesso di capire il crearsi di un’onda di circa due metri che ha fatto scattare l’allarme. L’allarme tsunami, lanciato subito, è stato abbassato in tutta la costa orientale della Nuova Zelanda, dove è consentito alla popolazione di tornare nelle abitazioni costiere, tranne nella porzione costiera vicina all’epicentro. Il geofisico John Ristau aveva spiegato: “Al momento stimiamo che ci sia il 12% di probabilità che possa accadere un terremoto con magnitudo 7.0 o più grande entro pochi giorni, mentre le probabilità salgono al 32% se consideriamo i prossimi 30 giorni”. La Nuova Zelanda si trova proprio sopra il confine tra le placche tettoniche australiana e pacifica, ed è perciò da considerarsi zona altamente sismica. L’ultimo terremoto ha provocato uno slittamento laterale di una parte dell’isola meridionale. Dopo la scossa principale ci sono state più di 300 repliche, la metà delle quali di magnitudo superiore a 4.0 superiore: la maggiore è stata di magnitudo 6.3.

Il terremoto di Christchurch del 2011

Il terremoto di Christchurch del 2011 fu un sisma di magnitudo 6,3 che colpì la città neozelandese di Christchurch alle ore 12:51 del 22 febbraio 2011. L’epicentro era stato rilevato molto vicino al centro cittadino e la scossa era stata particolarmente violenta. A causa del sisma molti edifici furono gravemente danneggiati e crollarono, totalmente o parzialmente. I morti registrati furono 185, più di 1 000 i feriti e non accertati i dispersi. Il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell`Istituto Nazionale di Geofìsica e Vulcanologia (Ingv), Giulio Selvaggi aveva dichiarato: “Gli effetti  devastanti di questo terremoto si devono al fatto che è avvenuto proprio dentro la città”. Le scosse fecero crollare il campanile insieme a parte del tetto e provocarono danni anche ai pilastri che sostengono la chiesa e alle fondamenta.