Come funziona la pensione in totalizzazione? Cosa è la pensione anticipata in totalizzazione? Nelle ultime settimane, corre veloce la possibilità di anticipare di un anno l’uscita dal lavoro sfruttando il principio della totalizzazione dei contributi.

Iniziamo nel chiarire che la totalizzazione permette l’acquisizione del diritto a un unico trattamento economico previdenziale per i lavoratori che si trovano nella posizione di aver versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali.

La totalizzazione non prevede spese, quindi la richiesta è completamente gratuita, mentre la ricongiunzione prevede un costo, per cui è onerosa.

La totalizzazione permette a coloro che si trovano nella posizione di aver lavorato frammentariamente o hanno accumulato periodi lavorativi discontinui di non dover rinunciare alla pensione.

Le regole normative della totalizzazione sono disciplinate dal decreto legislativo n. 42/2006, nel quale sono contenute i principi che permettono al lavoratore di andare in pensione unendo periodi assicurativi diversi, appartenenti a gestioni, enti o esteri.

I requisiti della totalizzazione sono uguali per tutti, come non cambia l’assegno pensione calcolato pro quota unicamente attraverso i sistema di calcolo contributivo, se non sono stati perfezionati i requisiti per la pensione ordinaria. Quest’ultimo punto, riguarda tutte le gestioni o enti interessate dalla totalizzazione dei contributi.

Cosa significa pensione vecchiaia in totalizzazione?

Come spiegato innanzi, con la totalizzazione dei contributi si sommano tutti i periodi assicurativi, compresi anche quelli delle casse, permettendo l’adesione al beneficio anche dei liberi professionisti.

Oltretutto, bisogna considerare che con la totalizzazione si possono unire i contributi contenuti nella gestione serata che di norma non seguono questa regola e, quindi, non contengono la ricongiunzione contributiva. Per questo, lo strumento è uguale per tutti.

La pensione di vecchiaia in totalizzazione contributiva contiene un vantaggio anagrafico. In quanto, coloro che perfezionano i requisiti possono anticipare l’età pensionabile a 66 anni contro i regolari 67 anni di età. E, ancora, possono perfezionare 41 anni di contributo, senza dover rispettare i principi normativi contenuti nella legge Fornero che portano alla pensione anticipata a 41 -42 anni e 10 mesi.

Tuttavia, l’aspetto che poco piace riguarda una finestra mobile di 21 mesi.

La totalizzazione non viene rilasciata se il richiedente risulta titolare di pensione diretta o, comunque, proveniente dalle casse coinvolte.

Coloro che richiedono la totalizzazione dei contributi per andare in pensione, devono mettere in conto che l’assegno sarà calcolato integralmente con il sistema contributivo. Una circostanza che si verifica, se il lavoratore non ha perfezionato i requisiti per il rilascio di una rendita mensile proveniente dalle gestioni coinvolte.

Se viene meno quest’ultima condizione, l’assegno pensione potrà essere calcolato anche con il sistema retributivo. Però, quest’ultima condizione annulla il vantaggio anagrafico, per cui il lavoratore dovrà rispettare i requisiti ordinari della pensione di vecchiaia. Ciò significa che, l’accesso alla pensione avverrà a 67 anni con 20 anni di contributi.

Nessun passaggio di contribuzione per la pensione

Coloro che utilizzano la totalizzazione dei contributi, non attivano la ricongiunzione degli stessi, né tantomeno attivano il passaggio della contribuzione in un’altra gestione.

Si tratta di acquisire il diritto alla pensione cumulando più periodi assicurativi. In questo modo, il cumulo contributivo potrà andare a diretto beneficio della pensione di vecchiaia, della pensione anticipata o della pensione di inabilità.

A quanto ammonta l’assegno pensione in totalizzazione?

Il trattamento economico previdenziale ottenuto grazie alla totalizzazione non permette il rilascio di un unico assegno, ma bensì prevede la liquidazione della pensione pro rata, per cui il lavoratore riceverà uno o più assegni riconducili alle gestioni o casse coinvolte e in base al numero dei contributivi versati singolarmente in ogni gestione.

Per il rilascio del permesso della totalizzazione dei contributi è necessario la presenza di specifiche convenzione tra gli enti interessati.