Nell’intervista rilasciata qui a TAG24 Laura Romano, pluripremiata doppiatrice e attrice italiana ci ha parlato dello sciopero indetto in questi giorni dall’Associazione Nazionale Attrici e Attori Doppiatori (ANAD) che andrà avanti almeno fino al prossimo 7 Marzo se non si riusciranno a trovare degli accordi al tavolo delle trattative.
Quali sono le ragioni che vi hanno portato a indire questo sciopero?
“La ragione principale è la qualità che per noi doppiatori è fondamentale. Il nostro contratto è ormai scaduto da 15 anni senza aver avuto la possibilità di rinnovarlo a causa di alcuni problemi ad incontrare la controparte al tavolo delle trattative. Chiaramente lo sciopero non piace a nessuno ma per noi ci sono dei punti fondamentali che non vengono discussi da troppo tempo e che dobbiamo assolutamente affrontare e purtroppo quella dello sciopero è stata l’ultima soluzione.”
Fondamentalmente, aggiunge Romano, la necessità è quella di abbassare la produttività per darci più tempo di esprimere le emozioni che si stanno perdendo per strada perchè si va sempre alla rincorsa di qualcosa.
Un altro punto su cui fare chiarezza, continua la doppiatrice, è il problema della cessione dei diritti ovvero un documento firmato dai doppiatori per le lavorazioni che una volta si chiamava liberatoria e che serve ad autorizzare ad usare la voce per quel determinato prodotto.
La questione nasce dal fatto che negli anni all’interno di questa liberatoria si sono moltiplicate le clausole e quindi sono aumentati anche i rischi.
“Noi firmiamo delle vere e proprie cessioni di dritti, il che significa avere la possibilità di fare con quella voce o quella incisione qualsiasi cosa, per cui potremmo finire per trovare la nostra voce registrata per una specifica lavorazione anche su un altro prodotto e per questo determinato problema al di là del non avere un riconoscimento economico non abbiamo neanche la possibilità di scegliere di mettere la nostra voce su un prodotto piuttosto che su un altro”.
Infine, un’altra questione molto delicata che ha portato allo sciopero è il problema dell’intelligenza artificiale che ormai si sta facendo sempre più strada.
“Indubbiamente l’avvento dell’intelligenza artificiale è molto utile nel campo della medicina o dell’informatica, però per noi, sostiene Laura Romano, il rischio è quello che questa intelligenza possa andare a ledere l’emozione che è una cosa che possiamo fare soltanto con la nostra professionalità e capacità di entrare nel personaggio, per cui si rischierebbe di proporre al pubblico una voce che può sembrare naturale ma che in realtà non gli sta dando la giusta percezione delle emozioni”.
Purtroppo però man mano che questa intelligenza artificiale prenderà piede ci si abituerà ad avere sempre meno la percezione dell’emozione e quindi ci si disabituerà a trovare quelle vere.
Laura Romano intervista: l’obiettivo è riacquistare la qualità
Durante l’intervista Laura Romano si è pronunciata anche sulla richiesta di un contatto da parte del ministero per un dialogo e sul rischio che alcuni film o produzioni possano subire dei ritardi a causa dello sciopero.
Chi si è interessato alla vostra protesta? La politica si è in qualche modo fatta sentire?
“In questi giorni abbiamo avuto dei contatti con il ministero e con le altre categorie del settore audiovisivo, la mobilitazione riguardo la nostra categoria è ed è stata abbastanza generale. Probabilmente in questo momento stiamo cominciando ad avere un po’ di risposte, perché forse siamo riusciti a farci sentire”.
A parer suo inoltre, c’è anche una grande e importante risposta da parte del pubblico che sostiene la causa e lo sciopero portato avanti dai doppiatori.
Quando riprenderanno le produzioni che in questo momento sono ferme?
“Per il momento non c’è ancora una data prestabilita per riprendere in mano le produzioni rimaste ferme, abbiamo prima bisogno di sederci al tavolo delle trattative e solo a quel punto ricominceremo a capire quando tornare a lavoro. In questo momento sappiamo di essere in sciopero fino a Martedì 7 Marzo, se le cose poi non dovessero cambiare, molto probabilmente si andrà avanti con lo sciopero di settimana in settimana”.
Se non doveste arrivare ad un accordo quali saranno i prossimi passi della protesta? C’è il rischio che alcuni film in uscita prossimamente non vengano doppiati?
“Il rischio che alcuni film non vengano doppiati in tempi brevi esiste, perchè più si tarda la trattativa più arriverà tardi il materiale nelle sale e sulle piattaforme e questi prodotti potrebbero di conseguenza o non andare in onda o andare in onda in ritardo”.
“Noi ci stiamo prendendo il tempo ora, sottolinea duramente Laura Romano, per avere e dare poi la possibilità agli altri di usufruire del nostro lavoro in maniera più vera e per riacquistare finalmente le nostre qualità”.
L’importanza del lavoro di tutte le figure
Questo sciopero riguarda solo voi doppiatori o anche altre figure, come ad esempio gli adattatori dei dialoghi?
“Lo sciopero riguarda tutti, il contratto CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) è infatti formato da varie figure come gli attori, i direttori, gli adattatori e gli assistenti e tutto il discorso della qualità riguarda anche l’operato di queste figure che hanno bisogno di più tempo per fare il loro lavoro fatto bene”.
Importante anche il lavoro degli assistenti che si basa sulla responsabilità di organizzare il lavoro prima di entrare in sala anche secondo la disponibilità degli attori, così come il lavoro del direttore che spesso viene fatto in gran parte a casa e non solo in sala come quando si deve occupare della distribuzione o della visione del film, senza dimenticare poi il lavoro dei fonici che sono un’altra figura fondamentale in sala anche se non rientrano all’interno del contratto dei doppiatori ma in quello dell’audiovisivo.
Per tutto questo, conclude Laura Romano, c’è bisogno di più tempo per fare in modo che il lavoro venga sempre fatto al meglio.