Tornano a lottare contro il clima le sole Vanuatu. Lo Stato insulare del Pacifico ha dichiarato lo stato d’emergenza perché è stato colpito contemporaneamente da un ciclone e da un terremoto di magnitudo 6,5.
Stato d’emergenza Vanuatu, la dinamica
Il terremoto si è verificato alle 19:04 ora italiana, le 5 del mattino ora locale, a 10 chilometri di profondità al largo della grande isola di Espiritu Santo e 82 chilometri a sud-ovest del villaggio di Port-Olry, secondo l’Istituto americano di geofisica (USGS).
Il ciclone Kevin ha poi raggiunto le isole e a causa dei danni provocati le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza. La tempesta ha causato inondazioni in tutto il Paese. Al momento non si registrano vittime ma i forti venti hanno sventato i tetti delle case, tra cui il reparto di infanzia nel Vanuatu Central Hospital.
Centinaia di persone erano fuggite nei centri di evacuazione nella capitale Port Vila prima del secondo ciclone.
“Siamo un popolo resiliente. Ce la faremo“, ha detto venerdì il primo ministro di Vanuatu Ishmael Kalsakau all’emittente RNZ Pacific.
Gli operatori umanitari hanno descritto la situazione come senza precedenti.
“È pazzesco, Vanuatu è abituata ai disastri naturali, ma penso che questa sia la prima volta che ha avuto due cicloni consecutivi“, ha detto Eric Durpaire dell’UNICEF, secondo l’agenzia di stampa AFP.
Due giorni prima, il ciclone Judy aveva già attraversato Vanuatu con venti che hanno aggiunto i 200 chilometri all’ora e piogge torrenziali.
Lo Stato ha chiesto aiuto ai Paesi vicini. L’Australia ha accolto l’appello – a tre ore di distanza – e ha detto che invierà soccorsi: acqua, forniture mediche e una squadra per valutare i danni. Anche la Nuova Zelanda si è detta favorevole a dare una mano.
Vanuatu, un paese di circa 300.000 persone, è stato classificato dalle Nazioni Unite come la nazione più soggetta a disastri naturali. Lo Stato subisce regolarmente cicloni e proprio per questo è in prima linea per la lotta contro il cambiamento climatico: l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e l’aumento della frequenza e della gravità dei disastri naturali sono stati avvertiti in modo acuto in tutta la regione.