Il diabete mellito di tipo 1 è una patologia cronica e autoimmune dipendente da un’alterazione del sistema immunitario che comporta la distruzione di cellule dell’organismo riconosciute come estranee e verso le quali vengono prodotti degli anticorpi che le attaccano. Nel caso del diabete tipo 1 vengono distrutte le cellule del pancreas che producono insulina.
L’insulina è l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue e ne permette l’ingresso nelle cellule per essere utilizzato come fonte di energia. Il principale segno della malattia è, perciò, l’eccesso di glucosio nel sangue (iperglicemia).
Il diabete di tipo 1 rappresenta circa il 10% dei casi di diabete. È detto anche diabete giovanile o insulino-dipendente, per distinguerlo dal tipo 2 detto anche dell’adulto in quanto insorge generalmente in giovane età e l’unico trattamento possibile è quello con insulina. Si sviluppa in genere durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi o in giovani adulti e dura tutta la vita. In Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300.000 e l’incidenza di questa patologia è in aumento in tutto il mondo.
Quali sono le cause?
Tutt’oggi la causa è sconosciuta, ma è ormai noto che alla base della malattia ci sia un sabotaggio da parte del sistema immunitario nei confronti delle cellule che producono insulina: la patologia si manifesta infatti con la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono l’insulina. È per questo motivo che il diabete di tipo 1 viene classificato tra le malattie cosiddette autoimmuni, caratterizzate cioè da una reazione del sistema immunitario contro l’organismo stesso. Il danno che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono l’insulina si ritiene possa essere legato a fattori ereditari o a fattori ambientali.
Quali sono i sintomi?
I sintomi del diabete variano a seconda di quanto la glicemia è elevata. Nel diabete di tipo 1 i sintomi tendono a insorgere in modo più rapido e più grave rispetto al diabete di tipo 2. La sintomatologia legata al diabete 1 si manifesta con stanchezza, aumento della sete, aumento della diuresi, perdita di peso involontaria, malessere e dolori addominali.
Nei casi più gravi possono anche presentarsi confusione mentale e perdita di coscienza. Le maggiori complicanze derivate dal diabete possono arrecare al paziente danni anche importanti a livello neurologico, renale, oculare e cardio-cerebrovascolare.
Come prevenirlo?
Il diabete di tipo 1 al momento non si può prevenire: nessuna strategia preventiva si è dimostrata finora efficace. Tuttavia, le medesime scelte di vita salutari che aiutano a prevenire condizioni come il diabete di tipo 2, si ritiene possano aiutare a prevenire anche l’insorgenza del tipo 1. È preferibile assumere alimenti a basso contenuto di grassi e calorie consumando grande quantità di frutta e verdura. Svolgere quotidianamente attività fisica aerobica a bassa intensità che permette anche di evitare condizioni come sovrappeso e obesità.
Per effettuare la diagnosi di diabete è necessario sottoporsi a un esame del sangue. Per la diagnosi di diabete è sufficiente un valore di glicemia a digiuno >126 mg/dl confermato in almeno due giornate differenti.
Terapie
Per trattare il diabete di tipo 1 l’unica terapia disponibile è l’assunzione di insulina, per mezzo di iniezioni sottocutanee. La maggior parte dei pazienti grazie a questa terapia e a un corretto stile di vita riesce a condurre una vita normale e a prevenire l’insorgenza delle complicanze a lungo termine.
Diventa fondamentale per l’adeguato trattamento del diabete tipo 1 accedere a centri specialistici ove vi sia interazione tra i vari specialisti (diabetologi, oculisti, nefrologi, cardiologi), utilizzo di tecnologie all’avanguardia (microinfusori e monitoraggio glicemico tipo holter), di nuovi farmaci (insuline innovative) associate alle tecniche educazionali indispensabili.