Omicidio Pianura oggi. Alle 8.30 di questa mattina a Pianura, periferia occidentale di Napoli, un uomo è stato freddato a colpi di pistola in strada. Antonio Esposito era già noto alle forze dell’ordine in quanto ritenuto dagli inquirenti vicino al clan Vigilia. Quando i sanitari sono intervenuti sul luogo dell’agguato per l’uomo non c’era più nulla da fare. I carabinieri stanno effettuando i rilievi e sono state avviate le indagini per far luce sull’omicidio.
Omicidio Pianura oggi, uomo ucciso a colpi di pistola
L’agguato si è verificato in via Pallucci, all’angolo con via Torricelli, uno dei luoghi più affollati nel quartiere della zona occidentale di Napoli. Dopo averlo visto in strada, alcuni uomini si sarebbero avvicinati, si presume su uno scooter, all’uomo e avrebbero esploso dei colpi di pistola. Al momento tutto lascia pensare che il movente sia legato alla criminalità organizzata. Proprio ieri pomeriggio nella zona di Ponticelli era tato ucciso Pasquale Manna, 59enne originario di Casalnuovo. L’agguato è avvenuto nei pressi di Via Ravioncello quando Manna si trovava da solo a bordo della sua auto. Alcuni uomini gli si sono avvicinati impugnando delle mitragliette di precisione e hanno esploso colpi di arma da fuoco. L’uomo ha cercato anche di fuggire all’interno di una piazzola di un distributore di benzina, poi è crollato, riverso sul volante. Decine le persone che hanno assistito all’omicidio e che sono rimaste sotto choc. L’uomo che è stato ucciso era legato ai rea-Veneruso famiglie che storicamente controllano la zona di Volla, a ridosso di Ponticelli. Le ipotesi avanzate dagli inquirenti sono due: potrebbero essere stato vittima di epurazione interna oppure potrebbe aver subìto un agguato consumato da parte di soggetti provenienti da Ponticelli. A Ponticelli è da tempo in corso una faida tra i clan De Micco-De Martino e i De Luca Bossa-Minichini-Schisa-Casella.
L’agguato a Federico Vanacore
Lo scorso 7 febbraio lo stesso destino era toccato a Federico Vanacore. Il 33enne è stato ammazzato in centro e in pieno giorno a Ponticelli. Dieci sono stati i proiettili che lo hanno centrato mentre si trovava in Viale Margherita. Il cadavere della vittima era stato rinvenuto dopo una chiamata al 112. All’interno della Fiat di colore rosso con targa francese i carabinieri hanno rinvenuto il corpo senza vita di Vanacore. Da una prima ricostruzione sembra che sicari, verosimilmente almeno due in sella a uno scooter hanno affiancato l’auto della vittima mentre si trovava all’altezza del civico 24 e hanno aperto il fuoco. Nessun dubbio sulla matrice camorristica del delitto. Vanacore, infatti, era considerato vicino agli ambienti criminali del clan De Micco, i famigerati Bodo. La vittima in passato aveva avuto guai seri con la giustizia. Nel 2013, ad esempio, fu arrestato dai carabinieri della compagnia Torre Annunziata perché coinvolto in un’indagine su un traffico di droga tra la periferia orientale di Napoli e alcuni comuni dell’area vesuviana. Tornato in circolazione era finito nuovamente in arresto perché, nel corso di un’irruzione all’interno di un’abitazione di Ponticelli, era stato trovato, insieme a un complice, in possesso di quasi due chilogrammi di marijuana. Dopo aver scontato la condanna aveva scelto di cambiare settore. Era passato al furto delle auto di lusso, un business che si era rivelato particolarmente remunerativo per Vanacore ma che gli aveva creato problemi. Vanacore era stato infatti gambizzato Anche in quel caso la dinamica dell’accaduto non fu chiarita e lo stesso Vanacore, interrogato riferì di non conoscere gli autori del suo ferimento. Tuttavia, dalle informazioni raccolte dagli investigatori si ipotizzò che il ferimento fosse legato a una questione di soldi. L’uomo si sarebbe poi barcamenato tra diversi clan camorristici. In passato l’uomo era stato legato sentimentalmente con una ragazza dei De Luca Bossa, sodalizio nemico dei De Micco.