Stiamo valutando diversi siti per costruire il nuovo stadio, inclusa un’area vicino San Siro, per capire cos’è possibile fare: sono queste le parole con cui Gerry Cardinale, fondatore e proprietario di RedBird (la società che controlla il Milan), ha parlato di quelle che sono le intenzioni dei rossoneri per il nuovo stadio di proprietà. Nelle ultime settimane, infatti, uno dei temi più ricorrenti ha riguardato il futuro del Meazza e di quella che sarà la nuova casa calcistica di Milan e Inter. Il patron di RedBird, intervistato in occasione del ‘The Business of Football Summit’, organizzato dal Financial Times, ha fornito chiarimenti sugli sviluppi di questi mesi e sulla divisione tra i due club milanesi per quanto riguarda i progetti sugli stadi di proprietà.

Stadio Milan, Cardinale: “Inter, non escludiamo nulla”

Proseguendo sul tema stadio e su quello che riguarda il Milan, Gerry Cardinale ha spiegato quali siano le idee del club: “Stiamo cercando di capirlo insieme al Municipio di Milano e alla Regione Lombardia – queste le dichiarazioni riprese da Sky Sport. Devo dare credito a LeBron James che mi ha detto che mancava un pezzo alla mia visione ed è la cultura. Negli USA la cultura è ‘urban’, in Italia è ‘fashion’. San Siro è stato costruito nel 1926 e ristrutturato nel corso degli anni. Vogliamo che il Milan e la Serie A tornino ai livelli top, dove io credo che meritino di stare, e bisogna fare un debrief a 360 gradi. E per tornare al top c’è bisogno delle infrastrutture. Voglio dare ai nostri tifosi un prodotto al top. Vedremo se riusciremo a trovare la giusta opportunità. Deve però funzionare per i tifosi, per l’Amministrazione del Comune di Milano e per la Regione Lombardia, per la Serie A, oltre che per noi”.

Un altro dei temi toccati nelle ultime settimane riguarda la divisione tra Inter e Milan sul progetto stadio, dato che le due milanesi erano partite con l’idea di costruire un impianto in società. Andrà davvero così? Sono un grande sostenitore dell’essere indipendenti, ma al momento non c’è niente che escludiamo a prescindere. Ma penso che l’Inter al momento stia pensando a quello che sarà il proprio futuro e noi ci concentriamo sul nostro, e quale può essere la migliore soluzione per noi”

In chiusura, Cardinale ha parlato della precedente proprietà del Milan: “Ho grande rispetto per i Singer, non li conoscevo prima. Sono rimasto impressionato per quello che hanno fatto in quattro anni, anche perché non avevano esperienza nello sport. Sono uno dei fondi più strutturati nel mondo. Uno dei punti del business plan è la continuità con Elliott, RedBird ha il cento per cento delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo step abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott, che si sono offerti loro alzando la mano: parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto un grande lavoro come AD, e di Cocirio come CFO. Non è qualcosa che mi riguarda, ho manager talentuosi intorno a me. Ci sono persone che arrivano nello sport a pistole spianate. Non dico a Pioli chi mettere in campo. Non è ‘rocket science’, non curiamo il cancro, ma bisogna fare le cose per bene. Noi sfruttiamo i dati, credo che il modo in cui li usiamo sia diverso dal solito. Si tratta di efficienza in termini di gol, e di come i giocatori si posizionano per aumentare il loro impatto sulle possibilità di fare gol”.