A marzo arrivano gli arretrati Covid in busta paga, una bella sorpresa per il personale e docenti del comparto scuola. Più soldi, anche se, si tratta di arretrati attesi da tanto tempo. A ogni modo, il personale ATA e docenti con contratto in essere di supplenze brevi hanno diritto alla gradevole sorpresa di marzo 2023.
In breve, si tratta arretrati in favore dell’organico Covid che nel periodo pandemico ha sospeso il periodo lavorativo per salvaguardare la sicurezza della salute. Dunque, si comprende che il beneficio non arriverà nelle tasche di tutto il personale e docenti, ma sarà limitatamente indirizzato a coloro che rientrano in specifici requisiti.
Busta paga marzo 2023: più soldi per arretrati Covid
Secondo numerose indiscrezioni, ben prestano i precari otterranno gli arretrati previsto dal contratto collettivo nazionale.
Quest’ultima notizia, appare ancora frammentata, sicuramente si conosce la presenza di somme di denaro legate al contratto collettivo nazionale dei lavoratori, del beneficio che spetterebbe ai lavoratori impiegati in supplenze temporanee, ma mancano ancora, i dettagli operativi.
Intanto, è chiaro che coloro che sono passati dal dover gestire delle supplenze temporanee non più della durata limitata, ma bensì, prolungata per il biennio di servizio, hanno diritto a ricevere un compenso remunerativo alla voce di “arretrati”.
In verità, l’aumento in busta paga spetta tanto ai precari, quanto al personale ATA e docenti, legati dall’aumento dello stipendio per l’effetto degli arretrati dovuti per contratti Covid-19 e rinnovo contrattuale.
Oltretutto, la questione degli arretrati è stata trattata in più occasioni dalle parti sociali e istituzioni. Infatti, diversi sono i comunicati NoiPa che hanno affrontato il discorso degli arretrati in favore del personale scolastico tutto, specie per coloro che sono stati impiegati con contratti di supplenza beve, già liquidati in forma saltuaria. Per questi, dipendenti occorre il reinserimento di una modalità di riqualificazione delle cifre, riguardanti il biennio pandemico, per ciascun contratto.
Si attendono le istruzioni operative che dovrebbero arrivare, si spera a breve termine, in un messaggio successivo.
Al riguardo, esistono buone possibilità che la tempistica si riduca di molto, permettendo l’accredito degli arretrati nel mese di marzo 2023.
Quando ci saranno gli arretrati in busta paga?
Il personale ATA e docenti non dovranno attendere molto, a breve dovrebbero arrivare gli arretrati Covid nello stipendio, chiudendo un cerchio che ha accumulato dei ritardi colossali.
A ogni modo, ricordiamo che non tutti avranno diritto a più soldi nel mese di marzo, ma la condizione riguarda coloro che hanno preso servizio con incarichi rilasciati sotto le supplenze brevi, più precisamente la questione degli arretrati ruota sulla liquidazione del contratto Covid, per cui risulta una posizione inevasa.
Oltretutto, il primo fattore di rischio che porterebbe a far perdere il diritto è legato alla presenza di un codice IBAN non attivo. Cosa significa? I docenti e personale ATA aventi diritto alle somme aggiuntive a titolo di rimborso arretrati Covid dovrebbe verificare, se risulta attivo il codice IBAN presente nell’archivio dell’Amministrazione NoiPA. Infine, si ricorda che, il periodo di riferimento delle supplenze Covid si è concluso con la fine delle attività didattiche di giugno 2022.
Solo verificando la possibilità di ricevere ancora accrediti sul conto IBAN indicato all’Amministrazione NoiPA, si avrà la certezza che arrivi il pagamento dopo la chiusura della parte burocratica legata alle verifiche contabili.
Infine, va detto che la parte degli arretrai Covid in favore dei docenti e personale ATA in servizio per supplenze temporanee o brevi, per i docenti l’ammontare delle somme dovute e non percepite andrà a decurtare la voce arretrati della Retribuzione professionale docenti. Mentre, per il personale ATA la voce delle somme dovute e non percepite sarà decurtata dal Compenso Individuale Accessorio.