Bonus nido 2023: già dal 27 febbraio 2023 è possibile utilizzare il servizio online presente sul sito web dell’INPS mediante il quale si può presentare la domanda di accesso per ottenere il rimborso delle rette degli asili nido, fino ad un importo massimo pari a 3.000 euro.
L’ultimo giorno utile per la presentazione delle domande all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è il 31 dicembre 2023. A partire dal giorno successivo, quindi, non sarà più possibile richiedere il rimborso dei costi sostenuti per:
- le rette degli asili nido;
- l’assistenza domiciliare per i propri figli e per le proprie figlie di età compresa fino ai 3 anni.
Ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda il bonus nido 2023: che cos’è, a chi spetta, come funziona, a quanto ammonta e quali sono i requisiti che bisogna possedere.
Bonus nido 2023: che cos’è, a chi spetta, come funziona, a quanto ammonta e quali sono i requisiti che bisogna possedere
All’interno del sito web dell’INPS è possibile utilizzare il servizio online “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” al fine di ottenere il contributo per il pagamento di:
- le rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati;
- le forme di assistenza domiciliare.
Si tratta di un incentivo economico a sostegno del reddito delle famiglie che hanno dei figli di età fino a 3 anni, compiuti tra il mese di gennaio e di agosto 2023.
Inizialmente l’importo massimo erogabile ammontava a 1.000 euro, ma poi è stato innalzato fino a 3.000 euro, sulla base dell’ISEE minorenni riferito al minore per cui viene richiesto il contributo.
Il bonus nido 2023 viene concesso previa presentazione di un’apposita domanda all’INPS da parte del genitore, secondo le istruzioni operative che sono contenute all’interno della circolare n. 27 del 14 febbraio 2020, pubblicata dall’Istituto.
In particolare, l’incentivo viene corrisposto qualora si possiedano i seguenti requisiti:
- la cittadinanza italiana;
- la cittadinanza in un Paese membro dell’Unione Europea;
- il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- le carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea;
- la carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea;
- lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- la residenza in Italia;
- il genitore che presenta la domanda deve sostenere l’onere del pagamento della retta dell’asilo nido del figlio;
- il genitore che presenta la domanda deve avere la stessa residenza del figlio per ottenere il contributo per forme di assistenza domiciliare.
L’importo del bonus nido 2023 dipende dall’ISEE minorenni. Ecco, in particolare, quali sono gli importi massimo erogabili:
- 272,73 euro per 11 mensilità in caso di ISEE minorenni di importo fino a 25.000 euro;
- 227,27 euro per 11 mensilità in caso di ISEE minorenni di importo compreso tra 25.001 euro e 40.000 euro;
- 136,37 euro per 11 mensilità in caso di ISEE minorenni di importo superiore a 40.001 euro.
Resta fermo il fatto che il contributo mensile erogato dall’INPS non potrà mai essere superiore rispetto alla spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione viene concesso previa presentazione di un attestato rilasciato dal pediatra che attesta, per l’appunto, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.
In questo caso gli importi massimi erogabili saranno i seguenti:
- fino a 3.000 euro in caso di ISEE minorenni pari o inferiore a 25.000 euro;
- fino a 2.500 euro in caso di ISEE minorenni compreso tra 25.001 euro e 40.000 euro;
- fino a 1.500 euro in caso di ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.
Qualora il soggetto richiedente non presenta l’ISEE minorenni, allora il contributo erogato sarà pari a 1.500 euro.