Tiene banco la questioni gironi per il Mondiale 2026. La nuova formula di tre squadre stuzzicava il Presidente della FIFA, Gianni Infantino, che però si è scontrato con l’entusiasmo generato dall’ultimo mondiale in Qatar dove l’ultimo appuntamento della fase iniziale ha mostrato partite tese e appassionanti. La decisione sarà presa alla prossima riunione del consiglio della FIFA che si terrà giovedì 16 marzo in Ruanda.
La FIFA è quindi pronta a modificare nuovamente il format della Coppa del Mondo 2026 che si giocherà tra Stati Uniti, Messico e Canada. Infatti, fra tre anni sarà una competizione più amplia rispetto alle edizioni precedenti con l’ampliamento a 48 nazionali partecipanti.
Questa decisione aveva suscitato diverse critiche. L’European Club Association era sfavorevole affermando che il numero di partite era già a un livello inaccettabile e hanno esortato l’organo di governo a riconsiderare la sua idea di aumentare il numero di squadre qualificate, sostenendo che si trattasse di una decisione presa più per ragioni politiche che sportive, dato che il presidente Infantino intendeva in questo modo soddisfare la base più vasta del suo elettorato.
Gironi Mondiale 2026. Tutti favorevoli alle quattro squadre
Secondo l’emittente inglese BBC esiste un accordo tra tutti gli stakeholders sul fatto che il format a quattro squadre debba essere mantenuto, a condizione che non estenda eccessivamente le tempistiche della competizione, che include i tempi di preparazione e il torneo stesso.
«I gruppi di tre sembravano una grande idea, ma ci sono alcuni problemi», ha detto il presidente della Concacaf Victor Montagliani al FT Business of Football Summit. «È giusto che ti qualifichi per un Mondiale e un terzo delle squadre vada a casa dopo due partite. Dobbiamo essere responsabili. C’era un determinato numero di giorni nel 2014 e nel 2018 e non possiamo andare oltre. Non possiamo avere una Coppa del Mondo di tre mesi».
Il passaggio a gironi formati da quattro squadre espanderebbe la competizione dalle 80 partite inizialmente previste a un possibile numero record di 104. Mentre il torneo dovrebbe svolgersi su un periodo più lungo, si ritiene che ridurre la fase di preparazione delle squadre significherebbe che i giocatori non dovrebbero essere a disposizione dei Ct per un periodo di tempo superiore alla norma.
La mossa è anche destinata a sollevare preoccupazioni ambientali dato che più squadre dovranno viaggiare e Montagliani ha affermato che la questione viene presa sul serio. «Il calendario delle partite è molto importante. Non puoi avere squadre che viaggiano da New York a Los Angeles. Ci sarà un gruppo che giocherà tra Boston, Filadelfia e New York. Un altro a Vancouver e Seattle e un altro a Los Angeles e San Francisco», ha concluso.
La manifestazione sarà ospitata da tre differenti Paesi di notevoli dimensioni; pertanto, la distanza fra le sedi di gara sarà notevole, il che causerà con ogni probabilità problemi logistici a tifosi, giornalisti e soprattutto alle squadre.
Gironi Mondiale 2026. La formula attuale
Il 10 gennaio 2017 il Consiglio della FIFA ha votato all’unanimità l’espansione del torneo a 48 squadre. Il torneo si aprirà con una fase a gironi composta da 16 gruppi di tre squadre ciascuno; le prime due classificate di ogni girone si qualificheranno alla fase a eliminazione diretta, che inizierà con i sedicesimi di finale, in caso di arrivo a parità di punti si classificherà la squadra col ranking FIFA migliore. Un’altra novità sarà l’abolizione dei tempi supplementari dai sedicesimi fino ai quarti di finale, per poi essere introdotti a partire dalle semifinali.
Il numero di partite giocate nel complesso aumenterà da 64 a 80, ma in realtà le gare che dovranno disputare le quattro semifinaliste rimarranno comunque 7: l’unica differenza con il precedente formato a 32 squadre è che una partita del gruppo di qualificazione della prima fase sarà sostituita da una partita a eliminazione diretta. La seconda fase partirà, dunque, dai sedicesimi di finale, anziché dagli ottavi. Il torneo verrà comunque completato entro 32 giorni, ovvero lo stesso limite previsto dai precedenti tornei a 32 squadre.