Si è parlato di possibili accordi commerciali, transizione energetica, cooperazione in difesa, questione ucraina e non solo durante il Raisina Dialogue 2023 a Nuova Delhi: ospite d’onore la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, invitata in India a partecipare all’appuntamento annuale di geopolitica ed economia. Questa mattina, Meloni ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi, poi l’intervento della premier durante la conferenza nella capitale indiana.
Meloni sottolinea come, nei primi mesi del suo mandato, una delle priorità sia stata rendere progressivamente l’Italia “il ponte tra Mediterraneo, Africa ed Europa” sull’energia.
Siamo in un momento chiave per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico: tutti dobbiamo contribuire con compiti e responsabilità diverse. Dobbiamo farlo tenendo conto delle nostre responsabilità verso le generazioni future, ma anche verso i nostri cittadini di oggi, e dobbiamo farlo in modo equilibrato: ogni Paese deve fare la sua parte.
Meloni in India, la premier sulla guerra in Ucraina: “Unità è interesse comune”
Inevitabile menzionare la guerra in Ucraina, con l’aggressione russa che ha “messo a rischio la sicurezza mondiale basata sul diritto internazionale”. Meloni ricorda il suo viaggio a Kiev, che le ha permesso di vedere “con i suoi occhi” la dura realtà. La premier confida anche in “un ruolo per facilitare un percorso verso la cessazione delle ostilità e una pace giusta” da parte della stessa India, come per tutti gli Stati che hanno a cuore il diritto internazionale.
L’attacco russo non è semplicemente un attacco di guerra, non possiamo consentire che le fondamenta del diritto internazionale siano minacciate. Non alimentiamo la falsa metafora di un mondo diviso, l’Occidente contro il Resto. L’incrollabile unità di fronte alla crescente minaccia alla pace e alla stabilità internazionale va ben oltre l’interesse occidentale, è un interesse comune. Questo è, credo, un messaggio chiave che potrebbe emergere dalla Presidenza indiana del G20, così come dal Raisina Dialogue.
Dall’Italia arriva ancora una volta una “ferma condanna” sull’aggressione russa: la novità è legata alla posizione dell’India, che con una dichiarazione congiunta Meloni-Modi chiede “la cessazione delle ostilità”, esprimendo “seria preoccupazione” per la crisi umanitaria in Ucraina. Entrambe le parti “hanno convenuto di rimanere strettamente impegnate sull’argomento”.
G20, la Cina si rifiuta di firmare la dichiarazione che chiede il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina
Proprio a Nuova Delhi, in India, è in corso il vertice dei ministri degli Esteri del G20: al termine dell’incontro, al quale era presente anche il ministro italiano Antonio Tajani, è stata emanata una dichiarazione quasi unanime nel richiedere il “ritiro completo e incondizionato della Russia dal territorio dell’Ucraina”. Gli unici membri del G20 a non approvare la dichiarazione sono stati la stessa Russia e la Cina.
Il Paese asiatico ha comunque ribadito di essere pronto a un “ruolo costruttivo” nella risoluzione crisi ucraina, attraverso le parole del suo ministro degli Esteri Qin Gang, intervenuto durante la prima sessione dell’incontro dei delegati agli Esteri.
Lo sviluppo globale e la prosperità non possono essere separati da un ambiente internazionale pacifico e stabile. A tal fine la Cina ha proposto un’iniziativa di sicurezza globale e ha pubblicato un documento sulla soluzione politica della crisi ucraina. La Cina starà sempre dalla parte della pace, promuoverà attivamente i colloqui di pace ed è disposta a svolgere un ruolo costruttivo.