Nonostante il Superbonus sia una misura ufficialmente abolita dal Governo Meloni, i suoi effetti si faranno sentire ancora a lungo, parola del ministro Giancarlo Giorgetti. Nella giornata di ieri, intanto, è arrivata la mazzata sul deficit dell’ultimo triennio 2020-2022, dove è stato rendicontato a bilancio l’impatto parziale del sussidio.

Dei 110 miliardi complessivi, 80 riguardano il Superbonus e il bonus facciate al 90%, i restanti sono generati da crediti d’imposta non cedibili generati da incentivi edilizi più tradizionali.

I bonus edilizi hanno creato un effetto allucinogeno, spingendo la dipendenza della domanda.

Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze

Superbonus, per Giorgetti ora l’offerta può convogliare sul Pnrr

Allo Stato tocca dunque farsi carico di questi soldi, dal momento che le cessioni del credito saranno quasi sempre utilizzati per pagare le tasse. Tra gennaio e febbraio l’erario ha incassato 16 miliardi di euro in meno proprio a causa di questo meccanismo, perpetrato soprattutto dalle banche.

Di conseguenza, Giorgetti definisce “inevitabile” l’impatto del Superbonus sul debito pubblico presente e passato, che obbliga tra l’altro a una revisione immediata del Nadef. L’auspicio del ministro è che l’intervento sia stato risolutivo anche agli occhi delle autorità competenti europee, eppure un’altra stangata arriverà dal debito fiscale derivante dalla proroga di inizio lavori spostata al 25 novembre 2022.

Un cortocircuito complessivo di cui fa parte anche il meccanismo di comunicazione, ritornando sul duello a distanza con i 5 Stelle (i quali hanno lasciato passare il messaggio sbagliato sul concetto di “gratis”). L’errore è stato far credere alla cittadinanza che lo Stato avrebbe restituito subito l’importo dei lavori, e non (come stabilito) tramite un pagamento rateale quinquennale.

Una risorsa in aiuto potrebbe arrivare dal Pnrr, che già in passato è stato adocchiato come ancora di salvezza. Giorgetti è convinto che la cessazione del Superbonus farà convogliare parte dell’offerta dai progetti privati, completati o in fase di terminazione, verso gli appalti pubblici.