Massimo Zanetti, il proprietario della Segrafredo, si defila per l’acquisto della Sampdoria. L’imprenditore veneto nei giorni scorsi si era mostrato interessato ad acquistare il club genovese, in forte crisi finanziaria. Da quanto è stato appresso dall’Ansa oggi, però, la possibilità di un ingresso in società è sfumato. Il dietrofront sarebbe arrivato dopo la visione del dossier legato alla blucerchiata, con le criticità economiche considerate troppo gravi.

Sampdoria, Zanetti si defila

Proprietario dell’azienda di lavorazione del caffè Segafredo Zanetti, l’imprenditore è già stato il presidente del Bologna nel 2010, creando una cordata per la rilevazione del club insieme ad altri soci. La sua presidenza, però, dura solamente un anno e nel 2011 si dimette, in modo del tutto inaspettato, per controversie con gli altri soci, mentre dal marzo 2017 è l’azionario di maggioranza della Virtus Bologna.

Zanetti, però, non ha mai nascosto il suo interesse nel tornare nel mondo del calcio e la Sampdoria, almeno inizialmente, sembra poter rappresentare un ipotesi concreta in questo senso. Il tramonto di una possibile trattativa sembra aver segnato ulteriormente la fine del club genoano, nonostante una misura del tribunale di Genova potrebbe dare ancora qualche speranza di sopravvivenza. L’organo giuridico, infatti, ha accolto la misura della composizione negoziata che il CdA blucerchiato, insieme a Eugenio Bissocoli, ha presentato nelle scorse settimane.

Per i prossimi 120 giorni, quindi, i creditori della Sampdoria non potranno fare istanza di fallimento e fino al 6 giugno il club sarà salvo. Tutto questo, però, esclude i pagamenti dell’IRPEF, che il club ha già rateizzato, e il pagamento degli stipendi, con il prossimo termine fissato per il 16 maggio. Nei documenti del tribunale si fa riferimento anche alla situazione debitoria della Sampdoria, che si aggira intorno ai 200 milioni di euro. Proprio in merito a questo sono stati presentati diversi piani di rientro per il debito, definite complesse e non risolvibili con la semplice vendita del club a un altro soggetto. Con il defilamento di Zanetti e senza nessun acquirente all’orizzonte, la situazione sembra farsi sempre più complicata.