Gianmarco Tamberi è pronto a cominciare una nuova stagione, seppur salterà gli Europei Indoor di atletica in programma ad Istanbul. In una lunga intervista rilasciata al sito federale, è arrivato anche l’annuncio su chi sia il nuovo allenatore di Tamberi: “Quando vedo la maglia azzurra sento sempre il fuoco dentro di me, però in un anno di cambiamenti questa era la scelta migliore. Mi dispiace non essere lì come capitano, ma c’è una bella squadra italiana, giustamente numerosa per dare a tanti la possibilità di esprimersi: Elena Vallortigara può giocarsi le sue carte, Stefano Sottile ha potenzialità enormi e sarà un grande stimolo per me.”

Nuovo allenatore Tamberi, le parole dell’atleta italiano

Quindi, il commento sul nuovo coach, Giulio Ciotti – ex altista italiano e medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo nel 2001: “Ci siamo trovati subito in sintonia sulla parte tecnica negli allenamenti svolti insieme negli ultimi mesi, per le affinità che ha con il mio modo di saltare, improntato alla velocità ed era importante trovare qualcuno che potesse condividere questo percorso. Da tecnico si è sempre informato negli anni scorsi, interfacciandosi con mio papà Marco, che mi allenava, e con me. L’obiettivo è di perfezionare il mio salto, senza rivoluzionarlo, per renderlo il migliore possibile. Mi serve qualcuno che mi aiuti ad analizzarlo durante l’allenamento e in gara”

Tamberi sul ruolo del padre: “Il nostro rapporto non riusciva a essere normale”

La chiosa finale, con una parentesi sul suo rapporto con il resto del team: “Tutto confermo, con Michele Palloni nel ruolo di preparatore atletico. Ho avuto più incontri anche con Stefano Giardi, con cui mi sono trovato benissimo, ma allena già un’atleta top come Elena Vallortigara. Con mio papà Marco ci sono sempre state difficoltà nel rapporto, che negli ultimi anni si sono amplificate: fino alle Olimpiadi di Tokyo abbiamo cercato entrambi di abbassare la testa in alcune situazioni, poi avevamo pensato di metterci un punto. Ero stato io a voler andare avanti un altro anno, ma anche con l’oro olimpico al collo ci siamo resi conto che il nostro rapporto non riusciva a essere normale. La figura di mio padre come allenatore doveva essere sostituita da qualcuno, Ciotti verrà ad Ancona quando salterò e ogni volta che sarà necessario“.