Mobilità personale scolastico, serpeggia il malcontento dei sindacati al termine dell’incontro col MIUR. Il tema della mobilità scolastica è da tempo dibattuto, tuttavia il personale scolastico non vede protetti i propri diritti neppure dal Governo Meloni, e dall’attuale ministro Valditara. Tant’è che manca la firma della UIL Scuola RUA. Ne abbiamo parlato ad Open Day, su Radio Cusano Campus, con Giuseppe D’Aprile. “Sono stati confermati tutti i vincoli, non tutti i docenti di ruolo si possono trasferire. Pertanto abbiamo definito la norma una negativa continuità col governo precedente e per questo il contratto non contiene la nostra firma – ha osservato il segretario UIL Scuola RUA – la permanenza dei vincoli anche per i docenti che sono stati immessi in ruolo qualche anno per noi è una opportunità mancata importante. Ai neo immessi in ruolo gli sarà permesso di presentare domanda con riserva nelle more di un provvedimento legislativa che dovrà forse avvenire nei mesi prossimi. Riteniamo che il personale docente sia uguale indipendentemente dall’anno d’immissione in ruolo: tutti debbono avere la stessa possibilità di trasferimento”.

Mobilità personale scolastico, D’Aprile: “Manca la volontà politica di affrontare il problema”

Mobilità personale scolastico: il Governo Meloni ha mantenuto la stessa linea del precedente governo, esprimendo così un forte controsenso. “Alle tante promesse elettorali non sono seguiti i fatti – ha evidenziato D’Aprile – l’attuale politica si trincera dietro la questione della continuità didattica, ce lo chiede la Comunità Europea, ma è una politica che non conosce il mondo della scuola: non possono parlare di garantire la continuità didattica quando ci sono 250mila supplenti a tempo determinato. Il Ministero dice blocchiamo quelli di ruolo per garantire continuità didattica agli alunni: è un pensiero forse condivisibile se non ci fossero 250mila precari, è un controsenso, è chiara mancanza di volontà politica”.