Sleep tourism cos’è. La nuova frontiera del turismo è quella che ci permette di dormire di più e di migliorare la qualità del nostro sonno.

Sleep Tourism, cos’è e dove si può fare

Andare in vacanza potrebbe sembrare, a pensarci bene, un modo piuttosto non convenzionale per cercare di migliorare le abitudini del sonno. Ma una nuova pratica nel settore del turismo, lo Sleep Tourism – turismo del sonno – sta crescendo in popolarità da diversi anni, con un numero crescente di soggiorni incentrati sul sonno che spuntano negli hotel e nei resort di tutto il mondo. Il concetto alla base è che con la vita frenetica che viviamo al giorno d’oggi, dormire risulta sempre più una pratica difficile. L’obiettivo di questa nuova frontiera è proprio quello di andare incontro al benessere delle persone – cosa che da sempre fa il turismo – migliorando la qualità del sonno. Come era facile preventivare, la pandemia ha contribuito allo sviluppo dello Sleep Tourism.

Le strutture alberghiere che stanno recependo questa esigenza delle persone, puntano su diverse soluzioni, come dare al cliente la sicurezza di avere il maggiore isolamento acustico possibile, oppure menù personalizzati che riescano a permettere un buon sonno, o esperienze totalmente immersive nella natura. La rivista Forbes ha stilato una lista di spazi già organizzati a questo scopo in aree del mondo molto diverse tra loro.

Le strutture

Il Park Hyatt di New York da circa un anno ha messo a disposizione dei suoi clienti la Bryte Restorative Sleep Suite, una suite di quasi 280 metri quadri dotata di vari servizi che migliorano la qualità del sonno, mentre il Rosewood Hotels & Resorts ha fatto uscire da poco una collezione di soggiorni chiamati Alchemy of Sleep, progettati appunto per abbandonarsi al sonno. A Londra invece potrete trovare l’Hotel Zedwell con le sue camere insonorizzate, ma anche l’Hotel Cadogan, che per permettere ai propri clienti di riposare al meglio, offre sedute di meditazione con un ipnoterapeuta.

Il Selina Agafay in Marocco tra i canyon a 30 Km da Marrakech, un’oasi immersa nel deserto. Un magnifico posto dove poter visitare i villaggi berberi o di fare un giro in mongolfiera o in cammello. In California c’è il Pebble Beach Resort Spa, dove i manager americani vanno soprattutto per provare il Flotation Wrap, un pisolino totale di 45 minuti su un particolare materasso ad acqua avvolti in un impacco che resta caldo per tutta la durata mentre si respira aromaterapia.

Se ci si vuole spostare invece verso mete più esotiche, al Quattro Stagioni di Bali gli ospiti possono abbandonarsi al sonno sospesi su un’amaca di seta aerea, ascoltando i suoni della natura e la storia della vita di Buddha. In Francia, poi, c’è lo Champagne Reale, dove agli ospiti vengono forniti spray calmanti agli oli essenziali e gocce a base di melatonina che aiutano a rigenerare la pelle durante la notte.

A Ginevra, nel Mandarin Hotel, i clienti possono soggiornare in una vera e propria clinica del sonno nel cuore della Svizzera con un programma di tre giorni che studia i modelli di sonno degli ospiti per cercare di identificare potenziali disturbi e aiutare a migliorare le condizioni personali.