I licenziamenti annunciati il mese scorso dall’azienda Yahoo riguarderanno anche l’Italia. La big tech è infatti pronta a licenziare il 90% dei suoi dipendenti. Lo si apprende da fonti sindacali, secondo cui Oath Italy, società che rappresenta la famosa big tech, avrebbe già avviato la procedura che annuncia 19 esuberi su 21 dipendenti. Il taglio dovrebbe riguardare i lavoratori delle sedi di Milano e Roma. L’annuncio arriva mentre un numero crescente di società tecnologiche e dei media sta tagliando i costi per adeguarsi a un calo della spesa per la pubblicità digitale in mezzo a una più ampia incertezza nell’economia globale.
Licenziamenti Yahoo in Italia, l’annuncio di febbraio
“Yahoo licenzierà oltre il 20% della sua forza lavoro entro la fine del 2023, eliminando 1.000 posizioni solo questa settimana”. Lo aveva annunciato la società in una dichiarazione del 9 febbraio 2023.
I licenziamenti fanno parte di uno sforzo più ampio dell’azienda per semplificare le operazioni nell’unità pubblicitaria di Yahoo. Data la nuova focalizzazione del nuovo gruppo Yahoo Advertising, ridurremo la forza lavoro dell’ex divisione Yahoo for Business di quasi il 50% entro la fine del 2023
Aveva detto il mese scorso alla CNBC un portavoce di Yahoo, aggiungendo che:
Queste decisioni non sono mai facili, ma crediamo che questi cambiamenti semplificheranno e rafforzeranno la nostra attività pubblicitaria a lungo termine, consentendo a Yahoo di offrire un valore migliore ai nostri clienti e partner
Il portavoce aveva inoltre detto che la società avrebbe fornito pacchetti di licenziamento ai dipendenti domestici che avevano perso il lavoro. Yahoo non ha fornito dettagli specifici sulla dimensione o sul valore dei pacchetti di fine rapporto.
Sul sito di Yahoo Italia, nel frattempo, era già comparso un messaggio:
A partire dal 31 gennaio 2023 Yahoo Italia non pubblicherà più contenuti.
Mentre altri servizi, come Yahoo Mail e Yahoo Search, non sono interessati da tali modifiche.
Il CEO Jim Lanzone: “Questi cambiamenti saranno vantaggiosi”
L’amministratore delegato di Yahoo, Jim Lanzone, sempre il mese scorso, aveva dichiarato ad Axios in un’intervista che questi cambiamenti saranno “estremamente vantaggiosi per la redditività di Yahoo in generale” e consentiranno all’azienda di “andare all’attacco” e investire di più in altre parti della sua attività che sono redditizie.