Incidente montagna oggi. Non ce l’ha fatta il giovane alpinista che questa mattina è precipitato da oltre 10 metri nell’alta Valcamonica, in Val d’Alvio, mentre era intento a scalare la cascata di ghiaccio della Madonnina. Il ragazzo è morto sul colpo, inutili sono stati i soccorsi.
Incidente montagna oggi, alpinista precipita dalla vetta e muore
Era partito di prima mattina con il suo gruppo di amici con cui spesso si radunava per scalare le montagne della zona. Eppure, oggi, per il giovane alpinista, la vita si è fermata e non c’è stato nulla da fare dopo la caduta di 10 metri dalla cascata di ghiaccio della Madonnina, in Val d’Avio, nell’alta Valcamonica.
Secondo la prima ricostruzione, avvenuta grazie alle testimonianze da parte dei compagni di scalata, il giovane avrebbe perso un appiglio mentre si arrampicava, precipitando nel vuoto ma sarebbe rimasto appeso alle corde alle quali era legato. Il momento fatale è avvenuto quando, durante il volo ha sbattuto violentemente la testa.
I presenti hanno immediatamente avvertito i soccorsi che si sono recati subito sul posto: Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Edolo e un’eliambulanza da Trento. Per il ragazzo, però, non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.
Aveva 24 anni
Non ci sono notizie sull’identità del giovane, sappiamo soltanto che aveva 24 anni ed una vita davanti che oggi ha dovuto salutare proprio tra quelle montagne che tanto amava e dove era solito rifugiarsi insieme ai suoi compagni di corda. Probabilmente sarà avviata la procedura per l’autopsia. Le indagini sono ancora in corso e si attendo ulteriori aggiornamenti.
L’ennesimo incidente tra le montagne
Proprio qualche giorno fa è morto per un incidente avvenuto sul Grignone Francesco Luiso, 33enne di origini napoletane ma residente a Milano, rimasto vittima di una salita nel Canale Ovest: l’alpinista è scivolato ed è precipitato per alcune decine di metri. Anche per lui non c’è stato nulla da fare, inutili sono stati i soccorsi nei confronti dell’alpinista che tanto amava le montagne dove ha perso la vita. Il suo compagno di escursione, invece, sarebbe rimasto illeso. Si tratta di un ragazzo di 37 anni di origine moldave ma residente a Milano.
Uno scialpinista di 48 anni, invece, è morto dopo essere stato travolto da una valanga sul Monte Motto a Livigno. L’incidente è accaduto nella mattinata di Sabato 11 Febbraio 2023, poco dopo le ore 11:30. Lo sciatore è stato preso da una valanga per poi essere spinto a valle per centinaia di metri. Il 48enne stava sciando ad una quota di circa 2.600 metri ma la slavina lo ha portato in un canalone situato 750 metri più in basso. Inutili sono stati i soccorsi anche se tempestivi, per la vittima non vi è stata nessuna possibilità di salvezza.
Sabato 25 febbraio anche Christian Cornago e Riccardo Farina, 35 e 38 anni, entrambi originali di Almè, nella Bergamasca, hanno perso la vita mentre erano impegnati in un’ascensione sul canalone che arriva al rifugio Brioschi. L’incidente è accaduto poco dopo le 12 e la caduta è avvenuta a 2.200 metri di quota sulle montagne lecchesi. A pochi metri dal luogo della vicenda, si trovavano altri due alpinisti tra cui un volontario del Soccorso alpino che, non vedendo più i due ragazzi, si è preoccupato ed è sceso per rintracciarli. Dopo aver accertato quanto accaduto, sono arrivati immediatamente i soccorsi, ma per le due vittime non vi è stato nulla da fare. Dopo alcuni sorvoli dell’elicottero di Areu, in volo da Como, i corpi dei due amici sono stati rinvenuti e recuperati. Dopo i vari incidenti avvenuti quasi nello stesso punto, Alessandro Spada, capostazione del Soccorso alpino Valsassina-Valvarrone, ha riferito al Corriere della Sera: “La tragedia si è consumata all’altezza di un passaggio molto tecnico, ma le condizioni della montagna in questo periodo non sono proibitive. Però bisogna essere molto preparati per affrontarla”.