Quando arriva la primavera 2023? La data, le previsioni e tutte le informazioni riguardo alla nuova stagione in arrivo. In molti sono stanchi dei ritmi, il freddo e il buio da sempre legati alla stagione invernale. Si attende, con l’arrivo della Pasqua 2023, anche il clima favorevole e soleggiato della primavera, con le sue giornate più lunghe, i nuovi frutti e i primi fiori. Ma quando viene la primavera esattamente? Lo scopriamo insieme.
Quando arriva la primavera 2023?
La nuova stagione è alle porte. In molti la bramano, la chiamano e la cercano, con il desiderio di passare giornate più miti, piacevoli e soleggiate, magari anche a contatto con l’ambiente, la natura e il mondo esterno.
Oggi è il primo Marzo 2023: la data in cui inizia quella che viene detta Primavera Meteorologica. Che cosa significa?
Le stagioni meteorologiche hanno una suddivisione differente, che non considera né i solstizi e nemmeno gli equinozi.
Le stagioni metereologiche tengono conto dei cambiamenti periodici del clima. Si tengono d’occhio i mesi di passaggio tra le diverse condizioni di meteo caratteristiche delle quattro stagioni.
I mesi presi in considerazioni sono: marzo, giugno, settembre e dicembre.
Per convenzione le stagioni metereologiche cominciano il primo giorno del mese e finiscono l’ultimo giorno del terzo mese successivo.
La loro scansione si può così riassumere:
Primavera meteorologica: dal 1 marzo fino al 31 maggio
Estate meteorologica: dal 1 giugno fino al 31 agosto
Autunno meteorologico: dal 1 settembre fino al 30 novembre
Inverno meteorologico: dal 1 dicembre fino al 28 febbraio.
Quando viene la primavera: l’equinozio
Qualcuno ricorderà invece la calendarizzazione della stagione primaverile fissata ad oltre la metà del mese di marzo. Di che si tratta? Della primavera astronomica, che comincerà con il giorno dell’equinozio, che quest’anno arriverà lunedì 20 marzo.
Si differenza dalla stagione metereologica, in quanto non ha scadenza fissa o data fissa di inizio. Per calcolarla, bisogna prendere in considerazione l’ Equinozio di Primavera. Per ciò che invece riguarda il termine della primavera astronomica, non bisogna considerare l’ultimo giorno del mese (come avviene per quella meteorologica) bensì, si deve fare affidamento al Solstizio d’estate che si verifica intorno alla seconda parte del mese di giugno.
La parola equinozio deriva dal latino e vuol dire “notte uguale al giorno”. Il nome descrive perfettamente il fenomeno che si verifica in natura, nel momento in cui i raggi solari cadono perpendicolarmente rispetto all’asse di rotazione della Terra e determinano la stessa durata delle ore di luce e delle ore di buio.
Le festività primaverili: quando cadono nel 2023
Durante l’equinozio, quindi, si arriverà ad una condizione di parità nelle ore del giorno e della notte. In seguito, le giornate si allungano progressivamente fino a toccare il punto culminante verso il terminare della stagione.
L’astrologia occidentale associa alla primavera i segni di Ariete, Toro e Gemelli.
A contraddistinguere la nuova stagione sono la fioritura delle piante e dei campi, accompagnato da diverse festività celebrate in Italia come:
Pasqua, la festa che non ha data fissa, ma che cade la domenica, nel periodo compreso tra il 22 marzo e 25 aprile. Per questo 2023 festeggeremo la giornata dedicata alla Pasqua il 9 aprile 2023.
Si collegano a questa ricorrenza la settimana santa che precede questa data e il lunedì dell’Angelo, giorno successivo alla Pasqua.
Il 25 aprile arriva l’anniversario della liberazione d’Italia.
Il 1 maggio abbiamo la festa dei lavoratori.
Il 2 giugno celebriamo la festa della Repubblica Italiana.
Secondo le prime analisi dei principali fonti di calcolo internazionali come il ECMWF, le prime previsioni meteo per la nuova stagione risultano dinamiche e non prive di precipitazioni:
“L’inizio della primavera 2023 sarà caratterizzato da un pattern atmosferico particolarmente dinamico, con un quadro configurativo che potrebbe causare varie ondate di maltempo che andranno a colpire il nostro Paese, portando piogge, rovesci, nevicate anche abbondanti sui monti, e venti burrascosi.”