Conferenza stampa Lucarelli Ternana, le parole del mister delle Fere in tempo reale. Il ritorno di Cristiano Lucarelli sulla panchina degli umbri è coinciso con un pareggio 0-0 contro il Palermo, in quello che era un vero crocevia della stagione. L’allenatore ha dimostrato di non aver perso il feeling con i giocatori e la piazza dichiarando “Se avessimo vinto non avremmo rubato niente”, confermando come quella vista in campo sia stata la migliore Ternana da diverso tempo a questa parte. Le dimissioni di Andreazzoli hanno dunque aperto al ritorno del mister, che parla in conferenza stampa dopo essere stato richiamato dal presidente Stefano Bandecchi.

Conferenza stampa Lucarelli Ternana, le prime parole di bentornato del direttore Leone

Direttore Sportivo Luca Leone introduce la conferenza stampa del mister Cristiano Lucarelli salutando anche idealmente il dimissionario Aurelio Andreazzoli:Siamo particolarmente emozionati, ma anche stanchi perché siamo appena tornati da Palermo. Non mi è mai capitata in 15 anni di carriera una situazione del genere. Quando Cristiano è andato via abbiamo sottolineato che è stato importante in questi due anni e mezzo, essere qui con lui è emozionante. Grande rispetto e stima per Andreazzoli che ha fatto un grandissimo lavoro qui a Terni, a lui va un grosso in bocca al lupo e la nostra stima. Ci sono da fare poche chiacchiere, c’è da pensare alla Ternana cercando di ottenere quello che ci siamo prefissati nonostante le difficoltà. Sono emerse per quanto riguarda il livello dei risultati, ma non del gioco. Attorno a questa squadra va ricreata una situazione di serenità, sono successe tante cose ma noi che facciamo questo mestiere dobbiamo pensare al campo. Abbiamo una società che permette di lavorare nel migliore dei modi. Questa squadra mi è entrate nel cuore, come a Cristiano. Questi ragazzi e questa città mi portano a dire di voler fare qualcosa in più, quanto stiamo facendo non basta”.

La grinta di Mister Cristiano Lucarelli

Prende la parola il mister della Ternana Cristiano Lucarelli, che mostra subito grande grinta in vista di questo intenso finale di stagione: “C’è la voglia di dare il mio contributo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio dell’anno. È una fase delicata in cui sono convinto che se viaggeremo tutti uniti nella stessa direzione riusciremo a rimetterci in carreggiata. Non ho dovuto fare chissà quali compromessi o argomentazioni per tornare, Luca sa benissimo cosa ho risposto quando ho visto il suo numero. La prima telefonata in realtà non sono riuscito a rispondere, ma l’ho richiamato subito. Nessun riscatto e nessuna rivincita per me. C’è scappata anche una parolaccia“, ride l’allenatore

Il cuore per il mister è sempre rimasto con le Fere, tanto da non poterle guardare in televisione senza emozionarsi: “All’inizio non sono riuscito a vedere le partite della Ternana, mi prendeva il magone. Sicuramente posso dire di aver visto il derby e il risultato di sabato scorso con il Cittadella. Se rispondessi sul derby si parlerebbe del niente perché non c’ero, sono sicuro che ci fosse qualcuno che ha fatto il tutto possibile”.

Il suo ritorno è stato molto caldeggiato dai tifosi, che non ne hanno mai digerito l’allontanamento: “Io sono l’allenatore della Ternana e di conseguenza anche dei tifosi che so mi vogliono un grande bene. Non ho problemi a dire che li contraccambio pienamente, ma ora dobbiamo ritrovare l’unità che c’era prima all’inizio della stagione. Mi è molto dispiaciuto che si sia creata questa una frattura, magari da un’altra parte ci avrei goduto ma qui non mi riusciva vedendo cosa stava accadendo perché ho passato gli ultimi tre anni della mia vita a Terni. Un altro collega forse ne sarebbe stato felice, io invece ho sempre desiderato il meglio per la Ternana. Sono andato via esonerato sereno e tranquillo di aver dato tutto, non avevo motivi per gufare avendo di meglio da fare nella vita”

Sul rapporto con Stefano Bandecchi

Il suo rapporto di stima con i tifosi potrebbe essere anche la chiave per una tregua tra gli ultras e il presidente Bandecchi, con la situazione che è degenerate nelle ultime settimane “Mi auguro che la maglia della Ternana a cui tutti teniamo, il presidente in particolar modo ma anche i calciatori. In queste due settimane non si è parlato di calcio e sono venuti meno i risultati. Eravate distratti da argomenti extra, sarebbe bene rimettere al centro la Ternana con un patto di non belligeranza. Il tempo sistemerà le cose, il presidente ama la Ternana e fa tanti sacrifici così come i tifosi. Dobbiamo ringraziare i 70 ragazzi che sono venuti ieri in trasferta a Palermo. Tutti dobbiamo fare un passo per raffreddare gli animi“, mentre sul suo rapporto personale con Bandecchi sottolinea “Il presidente l’ho sentito solo una volta ieri alle 18, non mi ha chiesto la formazione perché non l’ha mai fatto in tre anni. Mi ha chiesto solo come avessi trovato i ragazzi, i risultati sono la migliore medicina. Ho la fortuna di averlo potuto conoscere da vicino per cui ci faccio un po’ meno caso a certe situazione, lui a volte dà una visione diversa nel pubblico da quello che è nel privato. Non mi ha mai imposto niente, da altre parti ci hanno provato”

La mentalità trasmessa alla squadra

“Non ho potuto fare allenamenti, sono arrivato la sera per cui dal punto di vista tattico non ho inventato nulla mettendo i giocatori al loro posto considerando anche che dei giocatori dopo sabato avevano la necessità di dover recuperare. Mi ha aiutato stare per due anni e mezzo con questo gruppo, per cui sanno come voglio che ci si approcci alle partite. Ho detto che volevo soltanto una squadra coraggiosa con gambe e cuore”, poi guarda già al prossimo fondamentale match contro il Benevento “Domenica ci sarà una partita che potrà dire qual è l’obiettivo a cui dobbiamo guardare. Non sarà semplice, mi piace l’entusiasmo che sto annusando nell’aria ma dobbiamo stare attenti. Giocheremo contro una squadra forte costruita per vincere questo campionato. In questo momento si ritrova, così come il Crotone lo scorso anno, in una situazione di classifica non prevista e questo sottolinea l’equilibrio del campionato. Domenica sarà uno spartiacque, per la classifica sarebbe stato meglio vincere ma non averlo fatto ci farà giocare con la massima attenzione anche se senza tensione. Noi abbiamo più punti rispetto allo scorso anno, dobbiamo solamente ritrovare la serenità e la compattezza cercando di recuperare gli infortunati”.

I mancati colpi di mercato a causa della finanza

Prende nuovamente la parola il direttore sportivo Leone rispondendo sul mancato mercato della Ternana: “L’ultima dichiarazione sul mercato del presidente è stata a gennaio e non ci siamo più tornati. “La Finanza ha fatto il mercato di gennaio”, non so se il presidente può decidere di fare qualcosa oggi perché trovare giocatori a marzo è complesso. Favilli se non rientra questa settimana lo farà la prossima“, poi il mister continua : “Io ho lasciato una situazione con giocatori più protagonisti di altri, magari poi chi ha giocato meno ha trovato più spazio e si sono ribaltate le gerarchie. Ieri onestamente sono rimasto soddisfatto della prestazione dei ragazzi, la loro voglia di vincere e trovare a casa un risultato positivo. Dopo un paio di sconfitte si tornava a fare punti anche con me, il Palermo poi era una delle squadre che stanno meglio al momento. La risposta dei ragazzi è stata soddisfacente sotto ogni punto di vista. Dobbiamo ripartire proprio da questo, questi calciatori si sono allenati sempre bene anche con la precedente gestione perché fa parte del loro modo di fare”.

I calciatori in campo hanno dato tutto e questa è la cosa più importante: “Ho visto la Ternana giocare ad alta intensità per 70′ facendo la partita su un campo pesante. Il Palermo ci ha aspettato in 11 nella propria metà campo giocando di rimessa, ma anche altri con noi stanno attenti a non prenderle. Giocando in casa loro ci si può anche aspettare di soffrire un po’ negli ultimi minuti, hanno fatto anche dei cambi per provare a vincere e abbiamo rischiato una beffa. Nel finale c’era anche un fallo clamoroso su Capanni, ma devo dire che la risposta della squadra sul piano fisico è stata buona senza grandi criticità”, Cristiano Lucarelli sottolinea soprattutto lo spirito di sacrificio dei suoi ragazzi “Chi non giocava da un po’ ha avuto i crampi, ma la squadra c’era. Ieri abbiamo creato tanto e la Ternana lo faceva anche con Andreazzoli. Sono dei momenti, alcune volte vinci le partite con un tiro in porta e altre volte che ti dice male e prendi il palo interno o il portiere fa delle parte miracolose. Io credo che l’importante sia costruire, poi è chiaro che un po’ di tempo ci vuole. Se uno compra un’azienda in difficoltà magari ci mette 7-8 anni per risanarla, per una squadra di calcio possono bastare 5′”.

Il recupero di Ghiringhelli

Lucarelli nel corso della conferenza si sofferma soprattutto su un singolo: “Io sono contento del fatto che Ghiringhelli abbia iniziato a dimostrare quanto vale, sembrava che fossero tutte sue le colpe e invece noi pensiamo che tatticamente sia il più capace che abbiamo. Io parlai con il ragazzo, sono contentissimo che finalmente abbia ripreso a far vedere quanto vale. Io non sono riuscito a tirarlo fuori dalla difficoltà, Andreazzoli invece sì ed io lo ringrazio per avermi fatto ritrovare un calciatore importante per la categoria. Lui è un giocatore che dove lo metti il suo compito lo fa nel migliore dei modi. Non sarà mai un giocatore da 7,5, ma sicuramente il 6 lo prende sempre”.

Il Direttore Sportivo Leone conclude poi la conferenza stampa tornando sull’ampia rosa di inizio stagione: “Siamo partiti in 30 e tutti eravamo d’accordo che fossimo tanti. Se torno indietro la rosa era ampia per tanti punti interrogativi anche per Falletti, poi Rovaglia ha fatto un ritiro straordinario e il mister lo voleva tenere. Volevamo giocare con un 4-3-2-1, ci serviva un’alternativa. Tutt’ora sappiamo che Falletti non è al 100%, stiamo cercando di recuperarlo e penso che alla squadra manca. L’altro giorno l’ho visto piangere, vuole tornare il calciatore che abbiamo sempre apprezzato. Per quanto riguarda Celli essendo tre terzini sinistri non sapendo ancora che avremmo giocato a tre è stato normale mandarlo a giocare”.