Il Comune di Milano pensa ad un piano San Siro senza calcio, per far si che lo storico impianto non venga demolito o, peggio ancora, abbandonato a se stesso. Mai come successo in questi ultimi giorni, il serio rischio di dover fare i conti, per il capoluogo lombardo, con l’inutilizzo di una struttura così importante è stato vivo, visto che Inter e Milan sono sempre più orientate a costruirsi uno stadio proprio. Nell’incontro, avvenuto ieri martedì 28 febbraio, il presidente dei rossoneri, Paolo Scaroni, ha ufficializzato la volontà del club di guardare in solitaria all’area del “La Maura”, mentre l’ad dell’Inter, Alessandro Antonello, ha fatto sapere che anche i nerazzurri starebbero valutando l’abbandono dell’attuale impianto per trasferirsi fuori dal capoluogo lombardo.

Il piano per San Siro senza calcio

Le prese di posizione sono state ascoltate e “registrate” dal sindaco Sala, che quindi vede la concreta possibilità di dover gestire in solitaria l’impianto. La domanda a questo punto, però, sorge spontanea, senza Inter e Milan, cosa si farà con San Siro? L’iniziale idea di demolirlo, per far spazio ad un grande parco, con il progetto, ancora vivo, delle due società di costruire un nuovo stadio a pochi metri da quello attuale. A dar manforte all’idea del Comune di Milano ci ha pensato principale promoter milanese, Claudio Trotta, che a “Il Corriere della Sera” ha dichiarato: “Lo dico da tempo: lo stadio è sostenibile anche senza Inter e Milan. E le modalità sono semplici: l’affidamento tramite gara internazionale a uno o più soggetti che lo ristrutturino e lo gestiscano a 360 gradi per 365 giorni l’anno“.

Trotta, che è anche uno dei principali esponenti del comitato ‘Si Meazza‘, si è espresso per un impianto non più legato al calcio, ma ad eventi comuni tutti i giorni, proseguendo: “quando a fine novembre abbiamo portato dal sindaco i rappresentanti della società Asm Global per illustragli la possibilità di ristrutturare lo stadio prendendolo in gestione, avevamo esattamente questo intento. Ovvero dimostrare che attraverso una riqualificazione avremmo avuto a disposizione una struttura da utilizzare a tutto tondo e in ogni giorno dell’anno“. Oltre a questo, però, si potrebbero svolgere al suo interno anche spettacoli, musical e partite di rugby. Per fare tutto questo, infatti, “basterebbe una copertura con un tetto portante”, aggiungendo, poi, che da mesi si attende la documentazione tecnico-legale da parte del Comune al fine di consentire alla Asm Global di presentare una proposta definitiva.