La Red Bull e Max Verstappen continuano a stupire e Alex Albon ha provato a dare una spiegazione del successo dell’olandese. Per comprendere le parole del pilota thailandese occorre tornare al 2019 quando Albon fu promosso dalla Toro Rosso alla prima squadra ed ebbe l’opportunità di misurarsi con il compagno di squadra, presto campione del mondo.

L’impressione di Albon fu subito chiara e raccontava di una vettura completamente sviluppata per Verstappen, soprattutto per la gestione e la sensibilità dell’avantreno a cui l’olandese è molto aggrappato:

Non è per gettare ombra su qualcuno della Red Bull Racing o su Max o altro, onestamente, ma la macchina è impostata in un modo unico, costruito intorno al pilota principale, che è Max. E capisco perfettamente il perché. Voglio dire, a conti fatti, potrebbe essere il più grande pilota di tutti i tempi. Ma ha uno stile di guida molto particolare, e gli piace che la macchina sia impostata in un certo modo che è difficile da digerire per molti piloti. Naturalmente è possibile modificare il proprio assetto, ma la Red Bull in generale è adatta allo stile di Max.

Formula 1, l’aneddoto di Albon sulla Red Bull di Verstappen: “Girava con un soffio”

Per condire poi il racconto della sua prima volta in Red Bull, Alex Albon ha scelto di rivelare un simpatico aneddoto che spiega però la sensibilità della vettura dell’olandese. Partendo da un confronto con le sue stesse caratteristiche da pilota, il thailandese ha raccontato:

A me sono sempre piaciute vetture assettate per avere molto avantreno, sono stato compagno di squadra di Leclerc e Russell e avevo più avantreno di loro, ma quando sono arrivato in Red Bull in pratica c’era talmente tanto avantreno che se soffiavo sul volante l’auto girava da quanto era sensibile.

Una bella gatta da pelare per tutti i compagni di squadra di Max, nonostante per il 2023 stando alle parole di Helmut sia stato fatto un lavoro che va incontro maggiormente allo stile di guida di Checo Perez.