Il tasso di obesità in Italia aumenta di giorno in giorno. Nella Pensiola, fino a questo momento, si contano circa 6 milioni di persone che convivono con obesità oltre la soglia media. Sono le statistiche dell’Italian Barometer Obesity Report, presentato lo scorso 29 novembre e che presenta il livello medio del peso nel nostro Paese. In eccesso di peso, oltre dunque i parametri di peso forma corrisposto all’altezza, ci sarebbero più di 25 milioni di persone nel nostro Paese, numerò vicino al 50% degli adulti nel nostro Paese. Tra questi numeri si conta il 26,3 per cento tra bambini e adolescenti di 3-17 anni (2 milioni e 200mila persone).
Le statistiche emergono a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Obesità, che ricorre il 4 marzo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’invertire la rotta della crisi globale dell’obesità. Numeri alla mano, secondo la World Obesity Federation, un miliardo di persone, cioè una su sette, convivono con l’obesità, e nel 2035 saranno quasi 2 miliardi, ovvero quasi uno su quattro degli abitanti del nostro pianeta. I dati, col tempo, rischiano dunque di prendere una piega difficile da ribaltare.
Obesità in Italia, Schillaci: “Cambiamo la prospettiva”
Sul tema obesità in Italia è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha parlato della necessità di “cambiare la prospettiva sul tema”. Lo ha fatto nel corso della presentazione della Giornata Mondiale dell’Obesità del prossimo 4 marzo, presentata oggi a Roma, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, in una Conferenza presso il Ministero della Salute.
«Comunicare la salute significa riuscire a sviluppare l’empowerment del singolo affinché interiorizzi le scelte salutari e contribuisca in modo attivo nel processo di costruzione della propria salute, orientando le scelte di consumo e le proprie abitudini», dichiara il Ministro della Salute Orazio Schillaci. «L’obiettivo è rendere il cittadino responsabile cioè ‘consapevole delle conseguenze delle proprie scelte’ ma non colpevole. Quando parliamo di obesità la prevenzione è la chiave di volta: investire di più per incoraggiare l’adozione di stili di vita salutari a partire da una corretta e sana alimentazione e dal contrasto alla sedentarietà. Iniziamo dalle scuole per diffondere la cultura della prevenzione».
Alla luce di queste dichiarazioni è stata redatta una lettera aperta, siglata dai Presidenti dell’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete, nonché dagli esponenti della comunità scientifica e dei pazienti, rivolta alle Istituzioni in occasione del #WorldObesityDay2023. L’obiettivo è quello di dare precedenza assoluta agli investimenti in denaro per lottare contro l’obesità, investendo in questo modo nella cura e nel prevenire a livello prioritario s un tema che, direttamente o indirettamente, investe tutti.
«Se non affrontiamo l’obesità, la spesa medica per il trattamento delle malattie che ne derivano finirà per condizionare le generazioni future con importanti conseguenze negative sul sistema sanitario e sulla nostra società tutta», aggiunge Andrea Lenzi, Presidente Open Italy e Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio dei ministri. Si aggiunge così Andrea Lenzi alle parole del ministro Schillaci.