Sampdoria, composizione negoziata: c’è l’ok del tribunale – Sono mesi complicati per la Sampdoria, che tra calcio giocato ed extra deve fare i conti con una situazione molto difficile e preoccupante. Se in campo, infatti, la squadra lotta per evitare una retrocessione che a questo punto della stagione avrebbe dell’incredibile, fuori c’è da lottare per sopravvivere, soprattutto dopo le ultime minacce ricevute dal club. La società versa infatti ormai da diversi mesi in condizioni complicate dal punto di vista economica e societario e lotta per far sì che il progetto blucerchiato riparta con una base solida, degna della storia di un club glorioso quale è quello genovese. E per sopravvivere, la Samp si è appellata alla Composizione negoziata di crisi avviata lo scorso mese dal Consiglio D’Amministrazione, insieme all’avvocato Eugenio Bissocoli. E oggi il giudice Andrea Balba della Sezione VII Civile del Tribunale di Genova ha emesso il decreto di tutele in favore del club blucerchiato. “Piccolo” sospiro di sollievo dunque in casa Samp e tra i tifosi, che da mesi seguono le sorti della squadra con molta apprensione.

Sampdoria, Composizione negoziata: c’è l’ok 

Nel testo del decreto che riguarda la Composizione negoziata per la Sampdoria si legge: “Il Tribunale, in composizione monocratica, in accoglimento della domanda, conferma le misure protettive generali richieste e, per l’effetto:

* i creditori della società non potranno acquisire diritti di prelazione se non concordati con l’imprenditore né potranno iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul suo patrimonio o sui beni e sui diritti con i quali viene esercitata l’attività d’impresa;
* fino alla conclusione delle trattative o all’archiviazione dell’istanza di composizione negoziata, la sentenza di apertura della liquidazione giudiziale o di accertamento dello stato di insolvenza non potrà essere pronunciata, salvo che il Tribunale disponga la revoca delle misure protettive;
* i creditori nei cui confronti operano le misure protettive unilateralmente, rifiutare l’adempimento dei contratti pendenti o provocare la risoluzione, né potranno anticiparne la scadenza o modificarli in danno dell’imprenditore per il solo fatto del mancato pagamento di crediti anteriori rispetto alla pubblicazione dell’istanza di negoziazione assistita.
Manda al ricorrente per l’iscrizione al registro imprese. Misura concessa per 120 giorni”.

Per 120 giorni, dunque dal 6 febbraio al 6 giugno, la Sampdoria sarà al sicuro da azioni esecutive o cautelari da parte dei suoi creditori. Il club potrà quindi usare come una sorta di scudo il decreto emesso dal Tribunale di Genova. Quattro mesi di tempo che saranno decisivi per capire bene e decidere il futuro del club: nel decreto viene infatti sottolineato che la concessione di queste misure di protezione è temporanea e funzionale all’obiettivo di risanare la società attraverso la sua cessione. Dunque in questi quattro mesi dovranno essere concluse con successo tutte le operazioni per portare a termine questo obiettivo, con la cessione della composizione negoziata che potrebbe anche essere rimossa qualora il Tribunale capisca l’impossibilità di portare a termine l’obiettivo.

La stagione della Sampdoria

Un campionato fin qui deludente quello della Sampdoria, che in campo sta risentendo dei diversi problemi societari. La squadra blucerchiata si trova infatti attualmente in ultima posizione, a quota 11 punti in classifica, a 9 punti dalla salvezza. Mancano ancora 14 giornate alla fine e tutto è possibile, ma visto l’andamento della squadra una salvezza avrebbe davvero dell’incredibile. La Sampdoria infatti segna pochissimo (soltanto 11 gol fatti in 24 partite, meno di “mezzo” gol a partita) e fatica a essere incisiva in fase offensiva. Stankovic sta provando a risolvere i problemi offensivi del club, ma fin qui senza successo.