La Giunta delle elezioni e immunità del Senato ha negato la richiesta di autorizzazione a chiamare a processo nei confronti di Matteo Salvini per le sue opinioni espresse circa la condotta e l’integrità di Carola Rackete, la 34enne tedesca ex comandante della nave Ong Sea Watch 3.
I fatti risalgono all’estate 2019, quando il leader della Lega, all’epoca ministro dell’Interno, accusò in maniera perentoria la ragazza di essere “complice di scafisti e trafficanti”, etichettandola come “sbruffoncella” o ancora “zecca tedesca”.
La richiesta approderà in Aula per la decisione definitiva nei prossimi giorni.
La Giunta del Senato si pronuncia dopo 8 mesi dall’ultima udienza
La richiesta presentata dal relatore contro l’autorizzazione a procedere ha avuto 10 voti favorevoli (quelli dell’intera coalizione di maggioranza), 3 contrari (2 del Pd e uno del M5s) e due astenuti (Ivan Scalfarotto di Italia viva e Ilaria Cucchi di Avs). Assente il presidente Dario Franceschini.
Così Matteo Salvini non andrà a processo per il suo “discorso d’odio contro Carola Rackete”, il cui rapporto idilliaco sbocciato nel 2019 termina dunque con un nulla di fatto. Tramite il voto favorevole, il board ha confermato l’insindacabilità di cui il capo del Carroccio gode in quanto senatore della Repubblica.
Il processo presso il Tribunale di Milano era stato interrotto lo scorso giugno, in attesa dell’accoglimento della questione preliminare avanzata dal legale di Salvini, Claudia Eccher, che nel frattempo era diventata membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Il giudice monocratico di Milano aveva così deciso di inviare gli atti al Senato per velocizzare le tempistiche. Oggi, a distanza di oltre otto mesi, la pronuncia.
Che cos’è la Giunta delle elezioni e immunità del Senato? Si tratta di un organo chiamato a pronunciarsi su tre grandi temi: insindacabilità, incandidabilità e ineleggibilità di alcuni parlamentari. Da qui passa per esempio la sostituzione di un senatore. E’ composto da un numero minimo di 7 membri a un massimo di 19. Per la Camera dei Deputati esistono due organi corrispettivi: la Giunta delle elezioni e la Giunta delle autorizzazioni.