Mourinho insulti Lazio. Alla fine della partita Mourinho ha voluto un Selfie con i ragazzi dell’Under14 per festeggiare la vittoria nel derby di categoria. Un gesto che ha fatto il giro dei social, una classica mossa alla Mourinho che coinvolge sempre tutti nella sua voglia di fare squadra. E’ stato sicuramente un bel gesto quello di invitare tutti a fare una fotografia dei vincitori e, quasi come un premio per i ragazzini, coinvolgere anche i giocatori della prima squadra che avevano assistito alla partita e festeggiato con loro, alla fine per la vittoria nella stracittadina. Nella foto dei piccoli giallorossi, sullo sfondo si vedevano anche i ‘grandi’, come Dybala o Elsharaawy o anche Tammy Abraham, felici per i giovani del loro stesso club. Tutto molto bello, almeno per quanto riguarda i festeggiamenti post gara. Se non fosse che a fare da contraltare, secondo quanto riferito da qualche parente dei giocatori della Lazio, presente in tribuna, i comportamenti di Mourinho – e anche di qualche giocatore della prima squadra che ha assistito alla partita – non sarebbe stato proprio irreprensibile.
Mourinho avrebbe rivolto insulti alla Lazio U14 durante il derby secondo alcuni testimoni presenti in tribuna
Almeno secondo quanto riporta e risulta al quotidiano ‘La Repubblica‘ che scrive che durante la partita l’allenatore giallorosso non avrebbe tenuto un comportamento propriamente corretto e come lui anche qualche giocatore presente sugli spalti. Secondo quanto avrebbero riferito alcuni testimoni – e secondo anche qualche messaggio polemico apparso sui social e sulle chat dei ragazzi della Lazio nel post partita – seduti vicini ai ‘padroni di casa’, Mourinho si sarebbe macchiato di comportamenti definiti a dir poco diseducativi, ma non solo lui. Certi atteggiamenti sarebbero stati assunti anche da parte degli elementi della prima squadra giallorossa, presenti sulle tribune. Sempre secondo quanto riferito da testimoni, quando la partita era sul 2-0 per la Roma, avrebbero cominciato a suggerire ai ragazzi in campo di cominciare a perder tempo – invitando ad esempio il portiere della Roma Bouaskar a buttarsi a terra con i crampi nei minuti conclusivi della sfida. E non solo perché sempre secondo i testimoni avrebbero cominciato a provocare, riferendo anche qualche frase infelice nei confronti dei biancocelesti. I giocatori della prima squadra si sarebbero anche contraddistinti per aver pronunciato parole poco tenere verso i laziali, che sarebbero stati portati via dallo staff prima che potesse nascere qualcos’altro. Insomma una vera e propria atmosfera da derby, solo che dai protagonisti dei battibecchi magari ci si sarebbe aspettato altro. I giovani calciatori biancocelesti e i loro genitori accusano José Mourinho e i giocatori della prima squadra di antisportività. Secondo diverse testimonianze, rimbalzate anche sui social e nelle chat tra i ragazzini stessi, domenica mattina nel centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria i giocatori e l’allenatore José Mourinho si sono resi protagonisti di fischi, invettive e incitamenti a perdere tempo nei minuti finali della partita. La Roma conduceva per 2-0. Nel recupero l’arbitro ha concesso un calcio di rigore alla Lazio e dalla balaustra dove erano assiepati i romanisti sono arrivati dei sonori “buu”, per tentare di distrarre il ragazzo biancoceleste, incaricato della battuta dagli 11 metri. Il gol è arrivato lo stesso, così come l’amarezza di vedere sprecata da parte di adulti professionisti una buona occasione per dare ai piccoli un bel messaggio di sportività.
La Roma ci ha tenuto a smentire che si siano verificati determinati episodi. Di sicuro c’è da dire che la sportività si è vista in campo, al fischio finale, tra le due squadre giovanili. Sono infatti stati sicuramente i ragazzi a comportarsi come si deve, al fischio finale, dopo una sana competizione sportiva: strette di mano tra vincitori e vinti senza nessuno strascico. Per la cronaca, la gara è stata vinta per 2 a 1 dalla Roma.