Torino incidente oggi. E’ di qualche ora fa la notizia che ha lasciato la città di Torino senza parole: è precipitato dal tetto di un palazzo storico in piazza Castello, un uomo che ha perso la vita subito dopo. Sono in corso le indagini.

Torino incidente oggi, uomo precipita da un palazzo

Intorno alle 16 del 28 febbraio 2023, un uomo a Torino è precipitato dal tetto di un palazzo storico in piazza Castello, all’angolo con via Accademia delle Scienze, atterrando sul dehors del bar Menodiciotto. La vittima sarebbe caduta ed avrebbe urlato prima di morire, a testimoniarlo i presenti che hanno sentito le urla e visto quanto accaduto. Per adesso non è da escludere l’ipotesi di suicidio, ma sono in corso ancora i controlli per avere maggiori informazioni.

Quando l’ho visto entrare, era alticcio e sembrava aver bevuto abbastanza. Mi ha detto che aveva un appuntamento qui. Probabilmente ha letto il nome sulla targa qua fuori. Mi sembrava strano, così ho telefonato allo studio per controllare. Quando mi hanno detto che non sapevano chi fosse, mi sono allarmata e ho preso l’ascensore per andare a cercarlo. Poi, ho scoperto che era caduto nel dehors qui davanti”. Si legge sul Corriere della Sera che ha riportato alcune testimonianze.

Sotto al giaccone avrebbe avuto un cartone di vino di pochi euro. Sembra che l’uomo fosse uno dei tanti soggetti che vivono sotti i portici del centro. Infatti, qualche settimana fa era stato fatto un sopralluogo dalle forze dell’ordine per capire la gravità della situazione.

Morto sul colpo

L’uomo, precipitato dal palazzo in piazza Castello, sarebbe morto sul colpo e inutile sarebbe stato l’intervento da parte della polizia e dei soccorsi giunti immediatamente in aiuto. Una volta arrivati, hanno potuto constatare soltanto il decesso. Al secondo piano della palazzina vi è un appartamento in ristrutturazione. “Non è caduto da qui“, ha spiegato la responsabile del cantiere. Secondo la custode, l’uomo aveva tentato di sfuggire ai controlli, arrampicandosi sull’impalcatura che puntella la facciata del cortile interno. “Da lì avrebbe raggiunto un abbaino sul tetto. Non è la prima volta che qualche sbandato entra nel palazzo per cercare di rubare qualcosa“. Saranno le Forze dell’ordine ad analizzare la situazione e dare ulteriori dettagli sulla tragedia.

Clochard a Torino

Torino è abitata da molti Clochard e presenta un sistema di accoglienza ampio che coinvolge il centro città ma che arriva fino alle zone periferiche. Sono presenti sul territorio una ventina di appartamenti di proprietà comunale che sono stati messi a disposizione della Diocesi, dove almeno per un po’ di tempo hanno trovato una casa un centinaio di donne e uomini senza fissa dimora, nuclei famigliari sottoposti a sfratti esecutivi, rifugiati e richiedenti asilo.

Tale strategia è stata ideata lo scorso dicembre da Palazzo Civico che ha firmato insieme all’Arcidiocesi un accordo dalla validità triennale, con l’obiettivo di aiutare a costruire un percorso di autonomia sociale e abitativa a coloro che non hanno altre possibilità.

Hanno sottoscritto il patto anche la vicesindaca e assessora al Patrimonio Michela Favaro, l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli e il direttore dell’Ufficio pastorale della Salute della Diocesi, don Paolo Fini. “Il rinnovo del protocollo ha il duplice scopo di utilizzare gli edifici della Città e rispondere in modo rapido ai bisogni urgenti delle persone“, ha spiegato Favaro. I venti alloggi sono dislocati in centro, nella periferia Nord, quartieri di Lucento e Madonna di Campagna, ma anche nella zona più a Sud di Mirafiori. Ci sono monolocali e appartamenti messi a disposizione e che rientrano in questo piano e saranno a rotazione, vale a dire che ognuno ne potrà usufruire per un lasso di tempo.