Elly Schlein, nuova segretaria del Pd, dà una scossa al dibattito interno al centrosinistra italiano e riapre la discussione sulle future alleanze tra i partiti progressisti.

Schlein segretaria del Pd: l’intervista a Nicola Fratoianni (AVS)

Fratoianni ha salutato con favore l’elezione di Schlein alla guida del Pd, definendola una “buona notizia”. Noi di TAG24 gli abbiamo chiesto un commento sui futuri rapporti tra Alleanza Verdi Sinistra (AVS) e Partito Democratico (PD).

Fratoianni, quali sono i temi sui quali sente più sintonia con la nuova segretaria?

I temi di sintonia sono molti. Considero la sua elezione una buona notizia innanzitutto perché ritengo positivo tutto ciò che allarga lo spazio politico e culturale della sinistra e che amplia la discussione politica. Riduzione dell’orario di lavoro, transizione ecologica, lotta alle diseguaglianze: questi sono alcuni esempi dei temi su cui ritengo sia possibile costruire molto rapidamente non solo una sintonia, ma una vera e propria convergenza su iniziative politiche.

Su cosa ritiene il Pd debba mantenere la sua posizione e su cosa invece dovrebbe cambiare rotta?

Ovviamente non spetta a me dire al Partito Democratico cosa deve fare. Io credo sia importante dare continuità agli elementi che hanno contribuito alla vittoria di Schlein: giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, transizione ecologica. Credo occorra un elemento di maggior nettezza e un posizionamento più esplicito che rompa con la lunga stagione delle politiche neoliberiste che hanno attraversato la politica italiana. Abbiamo elementi di sintonia anche se tra noi restano, sicuramente, differenze importanti su alcuni temi: mi riferisco al posizionamento rispetto alla guerra in Ucraina e l’invio di armi. In ogni caso tu tutti questi temi continueremo a discutere e interloquire certamente.

Sulla guerra in Ucraina pensa ci sarà un avvicinamento delle posizioni tra AVS e Partito Democratico?

Ovviamente non spetta a me dire al Partito Democratico cosa deve fare. Io credo sia importante dare continuità agli elementi che hanno contribuito alla vittoria di Schlein: giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, transizione ecologica. Credo occorra un elemento di maggior nettezza e un posizionamento più esplicito che rompa con la lunga stagione delle politiche neoliberiste che hanno attraversato la politica italiana. Abbiamo elementi di sintonia anche se tra noi restano, sicuramente, differenze importanti su alcuni temi: mi riferisco al posizionamento rispetto alla guerra in Ucraina e l’invio di armi. In ogni caso tu tutti questi temi continueremo a discutere e interloquire certamente.

Si critica la Schlein dicendo abbia vinto nelle ZTL e si accusa il Pd di essere il partito delle élite. Cosa ne pensa?

Ovviamente non spetta a me dire al Partito Democratico cosa deve fare. Io credo sia importante dare continuità agli elementi che hanno contribuito alla vittoria di Schlein: giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, transizione ecologica. Credo occorra un elemento di maggior nettezza e un posizionamento più esplicito che rompa con la lunga stagione delle politiche neoliberiste che hanno attraversato la politica italiana. Abbiamo elementi di sintonia anche se tra noi restano, sicuramente, differenze importanti su alcuni temi: mi riferisco al posizionamento rispetto alla guerra in Ucraina e l’invio di armi. In ogni caso tu tutti questi temi continueremo a discutere e interloquire certamente.

 Si troverebbe d’accordo se la Schlein tornasse a perseguire la strada dell’alleanza con i Cinque Stelle?

Cosa farà il Pd lo deciderà il Pd che ha eletto la sua nuova segretaria. Io credo che un’alleanza che metta insieme Partito Democratico, Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra sia il minimo indispensabile. Il piano delle alleanze non è certamente l’unico su cui lavorare, ma fa parte della politica. I risultati delle elezioni regionali del Lazio e quelli del le elezioni politiche del 25 settembre hanno dimostrato che si tratta davvero del livello minimo indispensabile, altrimenti la partita della sinistra non può neanche iniziare.