Come capire il proprio gatto? Soprattutto chi non ha mai avuto la fortuna di convivere con questo maestoso animale domestico ed è per la prima volta alle prese con le sue abitudini e comportamenti, se lo starà domandando. Da qualche tempo a questa parte però è stata creata un’applicazione apposita volta a capire cosa ci sta dicendo il nostro felino quando miagola. Sono infatti molteplici i motivi per cui il gatto viene da noi in cerca di attenzioni e non è sempre facile capire la sua reale intenzione: avrà fame? Sonno? Vorrà giocare? E’ molto difficile in generale comprendere i segnali di qualsiasi animale domestico ma per il gatto le difficoltà sono maggiori rispetto al cane che si fa capire un po’ meglio attraverso i suoi atteggiamenti e movenze del corpo e soprattutto della coda.
Meow Talk Cat Traslator: la nuova app capace di decifrare il miagolio del proprio gatto
Come capire il proprio gatto? Tramite questa applicazione, Meow Talk Cat Traslator finalmente sapremo riconoscere al meglio le reali esigenze del nostro animale domestico. Javier Sanchez è l’ideatore di questa innovativa applicazione e avrebbe dichiarato di averla realizzata proprio per venire in aiuto di tutto coloro i quali si trovano alla prima esperienza col proprio felino al fine di migliorare soprattutto la relazione tra uomo e gatto.
Come funziona l’applicazione?
L’applicazione ha 9 setting interni che può rilevare immediatamente e che sono generali per tutti i gatti: difesa, aggressività, caccia, accoppiamento, richiamo al pet mate, dolore, riposo. E non è tutto, si può infatti “educare” l’applicazione a imparare parole specifiche che il proprio gatto conosce. Ad esempio, si può chiedere all’app di riconoscere quando il gatto miagola per chiedere del cibo o per giocare e per farlo quando MeowTalk riconosce un miagolio e fornisce una traduzione che non corrisponde allo scenario, può contrassegnare la traduzione come errata e quindi scegliere la parola o la frase corretta da un elenco che il tuo gatto ha “pronunciato” (ad esempio: “Dammi da mangiare!” o “giochiamo!”)