Dopo la progressiva caduta di una serie di restrizioni, Hong Kong dice stop all’obbligo dell’uso delle mascherine per frenare la pandemia da Covid-19. A partire da domani, mercoledì 1 marzo, verrà messa in soffitta una misura adottata quasi 1000 giorni fa: era ormai da tre anni che la regione amministrativa speciale cinese aveva reso obbligatorie le mascherine, nell’ambito di una politica isolazionista che ha seriamente rischiato di compromettere la sua economia.

A dare l’annuncio è stato il governatore John Lee, intervenuto in un breve aggiornamento con i media: nel dettaglio, la “copertura di bocca e naso” non sarà più necessaria all’aperto, al chiuso o sui mezzi pubblici. Ospedali e case di riposo per anziani potranno comunque proseguire nell’imposizione di restrizioni a seconda delle circostanze.

Proprio ieri, lunedì 27 febbraio, anche l’altra regione amministrativa speciale cinese Macao aveva deciso di allentare le proprie regole sulle mascherine anti-Covid. L’eccezione dell’ex colonia portoghese resta quella delle “aree pubbliche ad alto rischio”, come gli ospedali.

Hong Kong, stop all’obbligo mascherine anti Covid: a gennaio era stato ripristinato il collegamento con la Cina

L’ultimo provvedimento delle autorità di Hong Kong fa da seguito a quello di dicembre 2022, con il quale si era deciso di iniziare un allentamento delle restrizioni. Il 14 dicembre scorso era terminato l’obbligo di isolamento per chi dalla Cina raggiungeva la regione amministrativa speciale: da quel giorno, chi giungeva a Hong Kong non era più obbligato all’isolamento di 72 ore previsto in precedenza.

A metà gennaio era stato anche ripristinato il regolare traffico passeggeri tra la Cina e la regione amministrativa speciale di Hong Kong, e anche cancellato l’obbligo di presentare un tampone negativo prima della partenza.

Come accennato, nel tentativo di contenere il virus, Hong Kong è rimasta negli ultimi anni quasi completamente chiusa al resto del mondo: i passeggeri in arrivo erano costretti a quarantena, oltre ad una massiccia campagna di test e screening intensivi. Una politica adottata sino alla metà del 2022, fin quando le autorità decisero di avviare un graduale allentamento delle misure.