Spara al gatto del ministro di San Marino e lo uccide, multato il ciclista professionista Antonio Tiberi.
Il brutale gesto del campione di ciclismo ventunenne è stato denunciato dal Ministro del Turismo che aveva adottato il felino. Ora, il ciclista dovrà pagare una multa di 4 mila euro.
Ecco come è andata la vicenda.
Ciclista spara a un gatto a San Marino, ecco cosa è successo
La vicenda, riportata da “Il Corriere della Sera”, è avvenuta a San Marino e il colpevole di questo atto è l’atleta professionista Antonio Tiberi. Il 21enne, nato a Frosinone e residente a San Marino, è noto al pubblico per aver ottenuto degli importanti riconoscimenti nel corso della sua carriera.
Nel 2018 ha vinto una medaglia di bronzo agli europei e l’anno seguente ha vinto l’oro nella crono juniores ai mondiali. Negli ultimi giorni, il campione di ciclismo della Trek Segafredo è finito nei guai per aver sparato ad un gatto con una carabina ad aria compressa.
La ricostruzione della dinamica della vicenda, come riferita dalla Gendarmeria a “Il Corriere della Sera”, è la seguente:
“Posizionandosi con la carabina ad aria compressa del tipo Hatsan BT65 SB Elite in prossimità della finestra dell’appartamento in cui risiede a San Marino… l’imputato esplodeva colpi in direzione via Istriani, colpendo intenzionalmente al cranio un gatto che ivi transitava…”.
A denunciare tale atto, è stato il ministro del turismo ed ex Capitano reggente Federico Pedini Amati, che aveva “adottato” il gatto ucciso dal ciclista.
Indignato per quanto accaduto, il ministro ha affermato in proposito:
“Il gatto non dava fastidio a nessuno. Non si può sparare a un animale domestico e cavarsela così“.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire, pare che, Antonio Tiberi avesse da poco acquistato una carabina ad aria compressa e avesse quindi, deciso di testarla sparando dalla finestra del suo appartamento. Il ministro ha dunque, deciso di portare in tribunale il ciclista e sul caso è stato è stata aperta un’inchiesta.
Tiberi ha ammesso le sue responsabilità in merito a quanto accaduto ed è stato condannato a pagare una multa.
Antonio Tiberi dovrà pagare una multa di 4 mila euro, cosa è emerso in Tribunale
Come già anticipato, a denunciare l’accaduto è stato proprio il ministro, che ha avvisato i gendarmi, raccontando la vicenda.
Al giudice, il ciclista ha raccontato come sono andate le cose, spiegando che stava provando a centrare un cartello stradale quando è improvvisamente passato il gatto e, provando a colpirlo lo ha effettivamente preso in pieno.
Ecco le parole di Tiberi:
“Il mio intento era semplicemente misurare la capacità di tiro dell’arma, tanto che ho preso di mira un cartello di divieto…ammetto anche di avere, altrettanto stupidamente e incoscientemente, provato a colpire un gatto… e con mia sorpresa l’ho effettivamente colpito… non avevo nessuna intenzione di uccidere l’animale, anzi ero convinto che l’arma non fosse letale”.
La punizione prevista dal Codice penale di San Marino in casi come questo mette in alternativa due possibilità:
“Viene punito con l’arresto di secondo grado o con la multa chiunque sottopone gli animali a strazio o sevizie … ovvero senza necessità li uccide”.
Se lo stesso episodio si fosse verificato in Italia, Tiberi avrebbe rischiato una punizione ancora più grave. Come recita l’articolo 544 bis del Codice Penale: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Il ministro, ha ammesso di aver apprezzato l’ammissione di colpa da parte del 21enne, ma ha speso delle parole molto dure nei suoi confronti:
“Il gatto non dava fastidio a nessuno. Era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto. Detto questo non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone”.