Bonus 150 euro febbraio quando arriva? L’Inps ha comunicato la data per il pagamento del bonus 150 euro disoccupati. L’agevolazione è stata introdotta dal Decreto Aiuti ter nel 2022 e riguarda i percettori dell’indennità di disoccupazione Naspi e della Dis-Coll.
Bonus 150 euro febbraio quando arriva?
L’importo non arriva nella stessa data prevista per l’accredito della Naspi o della Dis-Coll nel mese corrente.
Il 27 febbraio il bonus 150 euro Naspi verrà pagato a Cagliari, Sassari, Roma, Napoli, Isernia, Tropea e altre città. In ogni caso, i beneficiari dovrebbero riceverlo a partire da quella data entro la settimana che si chiude venerdì 3 marzo.
Per controllare in autonomia quando verrà pagato il bonus 150 euro Naspi, basta andare nell’area riservata MyInps nella sezione fascicolo previdenziale del cittadino. L’accesso può essere fatto tramite Spid, Cie o Cns.
Una volta effettuato l’accesso i beneficiari devono cliccare sul menu di sinistra e precisamente sulla voce “prestazioni”, poi su “pagamenti” – “disoccupazione non agricola” – “prestazione 2023”. Tra i dettagli apparirà il bonus 150 euro con la data di pagamento per il periodo 1 novembre-30 novembre 2022
Requisiti
Il requisito per ottenere il pagamento del bonus 150 euro a febbraio è la titolarità della disoccupazione a novembre 2022.
A ricevere la somma a febbraio sono coloro per i quali la disoccupazione è scaduta entro il mese di ottobre; coloro che sono diventati titolari dell’indennità di disoccupazione a partire da dicembre 2022.
Coloro per i quali la Naspi è scaduta a partire dal mese di dicembre, ma che la prendevano a novembre, riceveranno l’accredito sull’Iban comunicato all’Inps per ottenere il pagamento dell’indennità di disoccupazione. Lo stesso discorso vale per i beneficiari della Dis-Coll.
Come funziona la Naspi?
Si può ottenere l’indennità Naspi dall’ottavo giorno a partire dal momento della chiusura del rapporto di lavoro, se la domanda viene inoltrata entro l’ottavo giorno. Qualora la domanda venisse inoltrata dopo l’ottavo giorno, si otterrà dal giorno successivo a quello in cui si è avanzata la richiesta.
È possibile ottenere la Naspi anche in seguito a maternità, malattia, preavviso o infortunio: in questo caso si può ottenere l’indennità otto giorni dopo la fine di tale periodo se la domanda viene avanzata in quegli otto giorni. Se si fa richiesta dopo l’ottavo giorno, anche in questo caso verrà erogata l’indennità dal giorno successivo a quello di presentazione dell’istanza.
In caso invece di licenziamento per giusta causa, sarà possibile ottenere l’indennità dal trentottesimo giorno dopo che si è stati licenziati se si fa domanda entro quella data, mentre si potrà ottenere dal giorno seguente se inoltrata dopo il trentottesimo giorno dal licenziamento.
Quanto dura?
Una volta presentata e accettata domanda di Naspi, se chiaramente si soddisfano tutti i requisiti sia contributivi che lavorativi richiesti, la Naspi viene erogata ai lavoratori rimasti senza occupazione per un periodo massimo di 24 mesi. La durata massima dei due anni di Naspi non vale, però, per i lavoratori precari disoccupati, per la cui la durata massima di erogazione Naspi è di sei mesi.
Per conoscere la data esatta di fine della Naspi nel 2023 basta semplicemente accedere al sito dell’Inps inserendo le proprie credenziali e poi:
- accedere alla sezione ‘Tutti i servizi- Nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Naspi): consultazione domande’;
- cliccare sulla voce ‘Dettagli’ e si apre tutto il prospetto di calcolo della Naspi dove è anche indicata la durata dell’indennità con gli importi lordi da liquidare mensilmente fino al mese finale di erogazione della indennità.
Se hai terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e non hai ancora trovato un lavoro, puoi fare domanda per il reddito di cittadinanza. Un sostegno destinato, proprio, a quelle famiglie che hanno redditi bassi o, talvolta, nulli.
Chi ne ha diritto?
La NASpI spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi:
- apprendisti;
- soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
- personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
- dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
A partire dal 1° gennaio 2022 la prestazione spetta anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge n. 240 del 1984.
Non possono accedere alla prestazione:
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operai agricoli a tempo determinato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
- lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
- lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la NASpI .