The Whale, Brendan Fraser torna a parlare delle accuse di obesofobia che hanno colpito il film, spiegando la scelta sua e dei realizzatori.
The Whale, Brendan Fraser sulle accuse di obesofobia: “Siamo stati corretti”
Il film The Whale, che segna il ritorno di Brendan Fraser in un importante ruolo da protagonista a Hollywood, torna a far discutere per le accuse di obesofobia che hanno colpito la pellicola diretta da Darren Aronofsky fin dall’inizio del suo percorso produttivo. La storia, basata sull’opera teatrale di Samuel D. Hunter, è incentrata su Charlie (Fraser), professore universitario di oltre 250 chili che vive recluso in casa, vergognandosi per il proprio aspetto fisico e allontanando da sé chi gli sta intorno, compresa la figlia adolescente (interpretata dalla Sadie Sink della serie Netflix Stranger Things).
Il film, presentato al Festival di Venezia 2022, ha da subito attirato le critiche di chi avrebbe voluto vedere un attore realmente affetto da obesità interpretare il ruolo di Charlie. Critiche alle quali torna a rispondere proprio Brendan Fraser, spiegando l’attenzione che lui e tutti i realizzatori hanno messo nel cercare di fornire un ritratto autentico e rispettoso di questa particolare condizione.
“I disturbi alimentari sono diabolici e Charlie è una persona che soffre di questi disturbi. Bisogna avere rispetto per la malattia, e Charlie non l’ha riconosciuta, non l’ha accettata e non ci sta facendo i conti. Rispetto coloro che non condividono gli obiettivi che questo film intende raggiungere, ma non sono d’accordo con loro perché so che non c’è alcuna malafede in chi lo ha realizzato. So che vorrei sapere se io, Brendan, avessi fatto qualcosa di male. Ma la risposta che ho avuto dalla OAC [la Obesity Action Coalition, organizzazione no-profit che si occupa di dar voce a persone affette da obesità. N.d.r.] è stata di continuare a fare il mio lavoro come lo stavo facendo. Abbiamo fatto il film che volevamo fare, e lo abbiamo fatto nel modo corretto, ne sono convinto“.
The Whale e le accuse di obesofobia, la risposta del regista Darren Aronofsky
La performance di Fraser, oltre a segnare il suo ritorno al grande cinema dopo anni di assenza, ha attirato consensi a livello mondiale, facendogli conquistare riconoscimenti ai Critic’s Choice Awards (i premi della critica statunitense) e agli Screen Actor’ Guild Awards (i premi del sindacato degli attori di Hollywood), che mettono l’attore nella posizione di super-favorito per la statuetta di Miglior attore protagonista agli Oscar 2023. Una rinascita nel vero senso del termine, dovuta in buona parte alla capacità del regista di The Whale, Darren Aronofsky, di dare un’altra possibilità ad attori che Hollywood ha messo da parte. Operazione che aveva già funzionato alla grande in The Wrestler, film del 2008, che diede nuova vita alla carriera in declino di Mickey Rourke.
Proprio Aronofsky, qualche tempo fa, si era pronunciato sulle accuse di obesofobia piovute sul suo film, raccontando che, in una fase iniziale della produzione, si era davvero pensato di assegnare il ruolo di Charlie a un attore affetto da obesità.
“C’è stato un momento, durante la realizzazione del film, in cui abbiamo effettivamente cercato attori affetti da obesità per la parte. A parte l’impossibilità di trovare un attore che fosse in grado di trasmettere le emozioni richieste dal ruolo, divenne proprio una ricerca assurda. Del tipo che, a un certo punto, non riuscendo a trovare un attore che pesasse 270 chili, abbiamo cominciato a chiederci se potesse andar bene uno che ne pesasse 140 o 180. Inoltre, c’è da considerare che, dal punto di vista sanitario, sarebbe stato davvero proibitivo. È un ruolo impossibile da ricoprire per una persona realmente affetta da questi problemi”.
The Whale è nelle sale cinematografiche italiane dal 23 febbraio ed è candidato a tre Premi Oscar:
- Miglio attore protagonista per Brendan Fraser
- Miglior attrice non protagonista per Hong Chau
- Miglior trucco e acconciatura per Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.