Gestire le cartelle esattoriali non è semplice, specie dovendo scegliere tra la rottamazione delle cartelle esattoriali e la rateizzazione del debito. Non sono solo due punti visivi diversi, ma bensì, la scelta si riduce alle possibilità economiche.
A dire il vero, la Rottamazione quater contiene più di un aspetto favorevole per i contribuenti, anzi, appare anche più vantaggiosa delle precedenti misure agevolative. Eppure, qualche dubbio è lecito averlo nel caso in cui le caratteristiche del rateizzo lasciano trapelare una sconcertante realtà.
Rateizzazione o domanda di Rottamazione cartelle esattoriali
La Definizione agevolata delle cartelle esattoriali, è una misura nota ai contribuenti adottata con discreto successo negli anni precedenti. Tuttavia, in tanti hanno avuto difficoltà nel mantenere l’impegno assunto e sono decaduti dal beneficio.
Per questo, e altre circostanze spingerebbero i contribuenti a restare scettici sull’adesione alla Rottamazione quater. A ogni modo, la nuova Definizione agevolata per grosse linee segue i parametri tracciati dalla Rottamazione ter. Ricordiamo che la nuova formula prevede la possibilità di sanare le pendenze debitorie fino al 30 giugno 2022.
Con la Quater è possibile pagare in misura ridotta i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, senza limiti sull’importo, in quanto, non è questo l’elemento determinate che potrebbe inficiare la richiesta di adesione alla definizione agevolata. Piuttosto, non rientrano le cartelle esattoriali che riguardano aiuti di Stato percepiti indebitamente, così come debiti IVA o sanzioni amministrative connesse a condanne penali.
In linea generica, viene innescato il medesimo meccanismo visto in passato con le precedenti rottamazioni, quindi lo sconto sull’importo da saldare, la possibilità di rateizzare l’importo in forma agevolata, per nulla accostabile alla rateizzazione ordinaria.
Cosa prevede la Rottamazione 2023?
Il contribuente deve presentare la richiesta di adesione, entro il 30 aprile 2023. Il pagamento dovrà avvenire solo dopo l’accettazione dell’istanza.
Le modalità per sanare le pendenze debitorie sono due: unica soluzione e rateizzo.
La scelta del piano di rateizzo prevede un pagamento in un numero di 18 rate, con un interesse del 2%.
A questo punto, tutto sembrerebbe filare liscio, accettata la Rottamazione si ottiene il taglio su interessi, sanzioni e aggio e si paga quanto dovuto.
Nella pratica la questione potrebbe risultare più complessa. Non in riferimento alla scadenza delle prime due rate previste per il 2023, le cui date sono: 31 luglio e 30 novembre. Ma, bensì, il discorso è più serio, in quanto il contribuente dovrà versare il 20 per cento del totale dovuto, ovvero ogni rata del valore del 10% relativo all’importo del debito.
La parte residua formata da 16 rate, andranno in scadenza dal 2024 e fino al 2027, secondo un calendario già prestabilito, quale: 28 febbraio, 31 marzo, 31 luglio e 30 novembre.
La tolleranza massima consentita corrisponde a 5 giorni, previa la decadenza del beneficio.
Come funziona la rateizzazione Agenzia delle Entrate – Riscossione?
Il contribuente che intende rateizzare il debito di una cartella esattoriale può richiedere un pagamento dilazionato in 5 anni fino a un massimo di 10 anni (grave disagio economico). Non viene previsto un pagamento trimestrale, ma bensì, mensilmente.
Se il contribuente dimostra di trovarsi in una situazione economica tale da rendere impossibile la regolarizzazione delle rate, può richiedere un periodo pari a un anno di sospensione dal pagamento.
La prima differenza tra le rate della rottamazione e il piano ordinario, riguarda l’importo delle rate ridotto per l’effetto del pagamento mensile. Il secondo aspetto ruota sulla possibilità di ottenere una maggiore flessibilità nel pagamento.
La Rottamazione quater prevede una tolleranza massima per il pagamento in ritardo pari a 5 giorni, previa la decadenza del beneficio. Il piano di rateizzo ordinario prevede un margine di tolleranza dell’omesso pagamento di 5 rate non regolarizzate consecutivamente.
E, ancora, per i rateizzi richiesti dopo il 16 luglio 2022, la tolleranza diventa di 8 rate, previsa decadenza.
Infine, ricordiamo che la parte incisiva delle cartelle esattoriali ruota sul sistema di imposizione che può superare il 300 per cento del valore dell’imposta omessa.
La questione diventa particolarmente pesante con pendenze vecchie, che agli atti risultano super lievitate per l’applicazione degli interessi del ritardo pagamento con decorrenza dal 1° giorno alla scadenza del pagamento. In questo caso, scegliere la Rottamazione significa tagliare gli interessi e pagare solo l’imposta dovuta.