All’Olimpico termina 1-0 per la squadra di Sarri, con i biancocelesti che riescono a trovare tre punti fondamentali per proseguire la corsa Champions. La squadra però appare imprecisa e poco concentrata, con Immobile senza sangue freddo e Milinkovic Savic impreciso nell’arco di tutto il match. Luis Alberto riesce a trovare l’arcobaleno delal vittoria, ma contro il Napoli servirà tutt’altro atteggiamento. La Sampdoria invece gioca la partita più intensa della stagione, ma nemmeno questo basta, con la sfortuna che si accanisce sulla squadra di Stankovic e la poca freddezza di Gabbiadini e Cuisance. La salvezza comincia ad essere un miraggio. Di seguito le pagelle del match.
LAZIO
PROVEDEL 6,5 – Inoperoso, la Sampdoria pensa a limitare i danni. Nel secondo tempo deve sporcarsi un po’ di più le mani, ma è sempre una garanzia. Reattivo sull’occasione monstre di Gabbiadini.
LAZZARI – 5.5 Le discese ci sono, ma è l’ultimo passaggio a difettare, andando così a rovinare tutti gli sforzi. In fase difensiva fa correre qualche brivido. (HYSAJ S.V. (85’)
CASALE 6.5 – In assenza di Romagnoli prende le redini della difesa, dirigendola come si deve. Sicuro nei contrasti e negli anticipi, si concede anche qualche sortita offensiva. L’assenza a Napoli peserà.
PATRIC 6 – Più disordinato rispetto al compagno di reparto, ma non corre enormi rischi. Puntuale nelle chiusure quando la Samp alza la testa quelle rare volte.
MARUSIC 5 – Scende spesso, ma I crosso sono sbilenchi. A preoccupare sono alcuni errori in disimpegno di cui uno per poco non si trasforma in assist per Gabbiadini che sciupa clamorosamente. Ha la possibilità di redimersi a tu per tu con Audero ma sciupa malamente. Poco concentrato
MILINKOVIC SAVIC 5 – In campo c’è il fratello gemello, non c’è altra spiegazione. Su quattro appoggi, cinque ne sbaglia. Gli inserimenti senza palla nemmeno a parlarne. Unico squillo la palla deliziosa per Marusic che decide di buttarla alle ortiche. Ma per il resto non è il Sergej che la Serie A conosce. (BASIC S.V. (85’)
CATALDI 5.5 – Soffre la marcatura preventiva, che lo porta a velocizzare la giocata spesso non pulita. Da rivedere anche in fase di filtro, le sue pressioni alte spesso permettono alla Samp di saltare la linea di pressione, creando così possibili pericoli per la squadra. (VECINO 5 (57’) – Entra col compito di creare il muro, il compito non gli riesce bene. Fa più fatica del dovuto e in fase di impostazione lascia a desiderare. Brividi quando va anche in contrasto.
LUIS ALBERTO 7 – A volte sembra che debba forzare il tocco in profondità anche quando magari servirebbe qualche altra idea, che però non riesce a tramutare in realtà. Partita tosta fino all’80’ quando decide di salvare la Lazio con un tiro a giro di rara bellezza che Audero manco si sogna di riuscire a sfiorare. Gol e tre punti, what else?
FELIPE ANDERSON 6 – Lì davanti è l’unico che sembra possa inventare qualcosa da un momento all’altro. Alcuni appoggi sono sbilenchi ma in velocità crea più di qualche grattacapo alla retroguardia doriana che deve usare le maniere forti.
IMMOBILE 5 – Nuytnick non gli lascia respiro, deve sgomitare per trovare lo spazio giusto per rendersi pericoloso. Quando ci riesce però la mira non è delle migliori, per non dire altro, così come la misura di alcuni appoggi.
PEDRO 5.5 – Corre e non si risparmia, anche con la mascherina. Il problema è che poi si incaponisce a cercare la gloria personale, finendo per ritardare il tempo di gioco. Sfortunato sul palo. (ZACCAGNI 6 (57’) – Anche solo la presenza in campo incute timore agli avversari che lo raddoppiano e a volte anche lo triplicano. Il guizzo finale manca, ma comunque crea grattacapi non da poco alla retroguardia doriana)
All. SARRI 6 – La sua squadra è impacciata sin dal primo minuto, lenta e prevedibile, la Confernce inevitabilmente è un fattore dal punto di vista fiscio.. Nemmeno i cambi riescono a dare lo scossone, anche se nel secondo tempo qualcosa in più si vede. Dovrà pagare una cena a Luis Alberto
SAMPDORIA
AUDERO 6.5 – Sempre attento quando la Lazio arriva dalle sue parti, esteticamente non eccelso in alcune parate, ma quel che conta è la sostanza. Quella non manca.
ZANOLI 5.5 – Lì dietro è quello che soffre di più. Lo puntano spesso e volentieri, ha bisogno sempre dell’aiuto del compagno per evitare guai ben più peggiori. Per sua fortuna la Lazio non ne approfitta.
NUYTNICK 6– La presenza la fa sentire a chiunque passi dalle sue parti. Non ha paura di usare le maniere forti, la partita lo richiede. Così dalle sue parti non si passa. Tutto bene fino alla deviazione corta che si trasforma in assist per Alberto che ringrazia.
AMIONE 6.5 – Di fronte ha due velocisti come Lazzari e Felipe Anderson, ma nonostante tutto non ha paura ad affrontarli vis a vis. Se spesso e volentieri non riescono a trovare il guizzo vincente, gran parte del merito è anche suo.
LERIS 5.5 – Sena infamia e senza lode. Quando c’è da difendere si abbassa dando man forte ai centrali, quando si tratta di attaccare prova anche qualche sortita. E’ però troppo poco, al netto della superiorità dell’avversario serviva qualcosa di più.
RINCON 5.5 – Legna a destra e a manca, non si fa pregare. Ma non basta, visto che il suo diretto avversario gli sfugge in più di un’occasione. Troppa quantità che si trasforma in disordine.
WINKS 5.5 – Primo tempo anonimo, nel secondo si fa vedere più spesso, specialmente in quei dieci minuti in cui sembra che la Samp possa fare qualcosa. Poi torna nell’anonimato.
CUISANCE 5.5 – Partita anonima dovuta probabilmente all’occasione più nitida per la Samp sprecata malamente. Attende troppo prima di concludere, facendosi recuperare da Marusic. Da lì è notte fonda. (ILKHAN 5 (72′) Ci si aspetta sempre il guizzo, l’imprevedibilità, il funambolismo. Ecco, non si vede niente di tutto ciò)
AUGELLO 6 – Difende bene e concentrato, con Amione la diga funziona. Si permette anche qualche uscita offensiva, anche se lì sono più dolori che gioie, ma nonostante tutto non demerita.
LAMMERS 5 – Ci prova. E basta. Finisce dentro l’orbita dei centrali biancocelesti, e non ne esce più.
GABBIADINI 6 – È l’unica fonte di luce, i pericoli maggiori li crea lui. Le idee non mancano, ma viene poco supportato dai compagni. Così è dura. (JESE 5 (72′) Dovrebbe dare la scossa, non risulta essere pericoloso nei pochi minuti a disposizione. Deve ancora entrare dentro i dettami tattici di Stankovic)
All. STANKOVIC 6 – Difensivamente è la Sampdoria più bella della stagione. Aggressivi sui portatori di palla e pronti a serrare le fila nel momenti di sofferenza, anche se stasera non è la solita Lazio. Ha la possibilità anche di trovare il gol, ma Cuisance e Gabbiadini non hanno il sangue freddo. La magia di Luis Alberto condanna i suoi. Ancora una volta.