Maldive quando andare? Il paese tropicale nell’Oceano Indiano. Più di mille isole coralline e un paradiso terrestre tra acque blu, lagune e famosissime spiagge. Qual è il periodo migliore per andare alle Maldive?

Maldive quando andare

Le Maldive sono il sogno di molti viaggiatori che desiderano godersi le sue onde blu, la sabbia bianca e le barriere coralline. Un vero e proprio scorcio di paradiso sul mare, in cui a regnare sono l’azzurro celeste dell’oceano e le mille sfumature colorate dei pesci e degli abitanti del mare perfetto. Una tavola piatta, splendida e luccicante, aspetta i turisti per relax e divertimento, in un luogo lontano da crucci e preoccupazioni. 

Il periodo per godersi il clima caldo, il sole e le belle distese di sabbia fine è quello della stagione secca: il sole tocca più a lungo le sponde di questo paradiso e il clima è caldo e secco. Durante il periodo più umido, invece, potrebbero esserci venti e piogge, necessari per garantire a queste isole la splendida fauna locale. Il periodo più umido, inoltre, con i monsoni, rende possibile praticare il kitesurf. 

Bisogna anche ricordare che la differenza di umidità tra le due stagioni è di soli 5 punti percentuali: le Maldive, infatti, sono una zona naturalmente umida, mitigata dall’azione delle brezze marine. I periodi di pioggia, poi, in qualsiasi periodo dell’anno, tendono a non superare i 5-10 giorni consecutivi. 

Del resto, nella stagione più calda e secca, le isole Maldive sono ricche di turisti e viaggiatori che vengono da ogni parte del mondo, mentre la stagione umida è meno scelta per le vacanze, dunque permette a chi desidera un soggiorno più tranquillo dei momenti di maggiore relax e tranquillità.

Maldive qual è il mese migliore per partire

I mesi migliori per partire vanno tra gennaio e aprile per chi vuole semplicemente godersi la luce del sole e la sabbia, mentre per chi vuole dedicarsi al kitesurfing è meglio partire tra maggio e agosto. 

Per chi, invece, ama le immersioni e la fauna subacquea, è imperdibile il festival Lux Underwater, che si tiene verso il mese di settembre: durante le giornate, i visitatori vengono introdotti alle nuove ed esclusive tecnologie subacquee (scooter subacqueo, fotocamera autonoma iBubble), senza dimenticare tutte le specificità e le particolarità della biodiversità delle Maldive. 

Un mese importante per la cultura delle Maldive, invece, è luglio, quando si celebra l’indipendenza dello Stato delle Maldive dal protettorato britannico (che ne deteneva il potere dal 1887). In tutta l’isola, in questa occasione, in particolare giorno 26 luglio, si festeggia con parate straordinarie e processioni, ma le migliori e le più spettacolari si trovano presso Male, la capitale del Paese, nonché principale porto commerciale.

Maldive cosa vedere, quanto ci vuole

Per raggiungere le Maldive ci vogliono mediamente tra le 9 e le 10 ore se si parte con voli diretti da Milano o da Roma, ad esempio.

Nel caso invece in cui sia necessario fare viaggio  con voli di linea, i tempi diventano ovviamente più ampi e bisogna considerare le varie attese nei diversi aeroporti. 

Visitare Malè (o Male) 

Andare nelle isole disabitate. 

Gustare cibo tipico delle Maldive: Mas Huni, piatto a base di cocco, tonno, cipolla e peperoncino verde; pesce fritto o al curry e zuppa di pesce, sono solo alcuni degli esempi per la cucina tipica da poter provare durante il viaggio.

Fare immersioni in acqua: per trovare tartarughe, squali, tantissime varietà diverse di pesci.

Praticare pesca bioluminescente: la pesca praticabile di notte, grazie allo spettacolo garantito dalle acque stesse, che agitandosi provocano un fenomeno detto fitoplancton bioluminescente. E’ il mare stesso a creare luce fluorescente.

Visitare l’atollo di Baa, in cui è possibile trovare tante specie marine diverse. Per via della ricca biodiversità l’atollo di Baa entra a far parte del patrimonio UNESCO nel 2011.