Antonio Tajani, Vicepremier del governo Meloni e Ministro degli Esteri, è stato ospite del Tg4 durante l’edizione pomeridiana delle ore 19. Il conto delle vittime della tragedia di Cutro continua a crescere e torna in auge, vista l’attualità del tema, la questione migratoria. L’Italia non vuole più assistere a drammi del genere: questa la sollecitazione iniziale. Così Tajani:
Bisogna fermare i trafficanti di esseri umani che sono degli assassini. Quando si caricano su una nave di 20 metri 200 persone vuol dire mandarle alla morte. La nave non era soccorribile perché le motovedette non poteva raggiungere l’imbarcazione. Servono accordi con i paesi di origine. La Turchia, da dove provenivano, ha subito un grande dramma ed in questa fase i controlli contro gli scafisti sono meno serrati in quanto forze dell’ordine sono concentrare a soccorrere la popolazione in difficoltà.
La soluzione, dice il Vicepremier, è quella di lavorare per favorire le condizioni di vita altrove. Così da evitare di mettere le persone nelle condizioni, spesso obbligate, di emigrare altrove. Il commento:
Stiamo lavorando anche con Libia e Tunisia, perché anche da lì partono i migranti, per la loro stabilità. Stiamo facendo il possibile per fermare la partenza di navi non controllate e guidate da scafisti criminali. Serve una linea di fermezza. Ho parlato con Ministro degli Esteri della Tunisia per aiutare il paese ad uscire da una complicata difficoltà economica. Farlo vuol dire evitare l’arrivo di nuovi migranti.
Immigrazione, Tajani dice stop ai “Trafficanti di uomini” dopo la tragedia di Cutro
Piero Sansonetti, ospite nel blocco, ha pungolato il Ministro spostando la responsabilità dalle Ong alle forze dell’ordine: “Perché le autorità italiane – ha chiesto – non sono intervenute per salvare l’imbarcazione ma sono intervenute a disastro già avvenuto?”. La risposta di Tajani:
Rispetto la visione, ma le imbarcazioni non sono riuscite ad arrivare per il mare agitato. Non ribaltiamo le responsabilità: la colpa è del criminale che coinvolge persone in un lungo percorso dentro una nave. Una nave di 20 metri con 200 persone a bordo è destinata a non farcela. Le immagini parlano chiaro: le forze dell’ordine hanno tentato ma non sono riuscite ad intervenire. C’è una retorica a dare sempre colpa alla guardia costiera o, addirittura, al governo. Io dico: risolviamo il problema a monte.
Serve un’azione comunitaria, insiste Tajani. Sul tema dice che: “l’Europa deve fare di più, molto di più. Serve un piano Marshall per l’Africa. Si trasformino in azioni concrete i passi in avanti fatti in Consiglio Europeo”.
Il Pd di Schlein
Dopo gli auguri di Silvio Berlusconi (“consapevole delle differenze di visione che ci separano, ma mi auguro – ha osservato – che il confronto, pur tra politici avversari, sia corretto, costruttivo, rispettoso, orientato al bene del Paese”) anche Tajani commenta l‘elezione di Elly Schlein a nuova segretaria del Pd. nel solco del numero uno di Forza Italia Tajani ha commentato:
L’ho chiamata e ci siamo garantiti reciproca lealtà, abbiamo lavorato tanti anni in Parlamento Europeo. Con lei il Pd va molto a sinistra e lascia spazio al centro. Anche Forza Italia potrà essere un punto di considerazione per nuovi elettori potenziali, questo ci porta a guardare con attenzione all’area di centro.
Il governo porrà molta attenzione sulla posizione che Elly Schlein avrà sulla guerra in Ucraina. Antonio Tajani, su questo, ha detto:
Non so cosa intenda fare. La pace la vogliamo tutti, bisogna vedere come arrivarci. Noi vogliamo arrivarci con la libertà dell’Ucraina. Se vorranno farlo consegnando l’Ucraina alla Russia è un altro discorso.