Mercato giocattoli usati, mai così ricco e attivo. La ragione di fondo è strutturata seppur non complessa da comprendere. In rete è sufficiente scrivere “anni 80” o “anni 90” su un motore di ricerca e i risultati che ne vengono fuori sono pazzeschi, a partire dai retro games sempre più giocati anche dai più piccoli. Merito sicuramente del fatto, innanzitutto, che i bambini di allora sono i trentenni e i quarantenni di ora che hanno, quindi, un chiaro e concreto potere d’acquisto. Il desiderio del bambino o dell’adolescente, infatti, può rimanere inespresso mentre l’adulto mette mano al portafoglio e lo sublima. C’è però un humus particolare che ha permesso la nascita e la crescita di questa tendenza ed è formato da due fattori concatenanti. Eccoli spiegati.

Mercato giocattoli usati: l’immaginario collettivo di Netflix

La nota piattaforma di streaming sta cavalcando la nostalgia da tempo. Lo dimostrano operazioni come Stranger Thing, Glow e alcuni episodi retrò di Black Mirror. Lo dimostra ancor di più il successo eclatante delle tre stagioni di “I giocattoli della mia infanzia” che ha letteralmente riaperto in molte persone la passione per i balocchi. Cosa sia lo spiega dettagliatamente il blog di settore La Tana del Cobra con queste parole:

“Questa serie, composta da tre stagioni di quattro episodi l’una, è un viaggio indietro nel tempo che promette emozioni forti, sorrisi e lacrimuccia facile. Forse siamo tutti un po’ più sensibili dopo le botte amarcord dei vari Stranger Things, Glow e Black Mirrow (l’episodio di Star Trek è da infarto) ma bisogna ammettere che raccontare i balocchi con cui ci trastullavamo da infanti è un’ottima idea. Ogni puntata di questo The toys that made us, questo è il titolo originale, sfrutta a pieno i suoi 50 minuti per stupirci con retroscena inattesi, immagini da repertorio e chicche da nerd. Chi sapeva, per esempio, che la tigre di He-man nacque perché la Mattel doveva smaltire la tigre di Big Jim rimasta invenduta? Ecco perché, essendo fuori scala rispetto ai Masters of The Universe, si decise di farla cavalcare come un destriero.”

Non solo:

“Quello che sta rendendo di successo questo titolo è il fatto che sia stato scritto per coprire il mondo dei maschietti ma anche quello delle femminucce. Non a caso il secondo episodio, tra i più visti secondo le statistiche ufficiali, racconta il rutilante universo della sex bomb Barbie. Nata da un fumetto tedesco per adulti degli anni quaranta, la bambola attraverso i decenni con tanti volti diversi e cambiamenti di stile spesso legati ai mutamenti sociali. Ci sono dei passaggi legati al marketing di questa bambola che sfiorano lo spionaggio e il soft porno. Abbastanza inquietante.”

Da quando è presente in piattaforma la richiesta di vecchi Masters o Barbie è schizzata alle stelle. E qua entra in gioco il secondo elemento.

Mercato dei giocattoli usati

Mercato giocattoli usati: lo strumento di Vinted

Di mercatini online ne esistono infiniti ma questo garantisce tanta serietà nelle transazioni economiche e soprattutto grande facilità di spedizione e reso. Creata in Lituania nel 2008 da Milda Mitkute e Justas Janauskas, è stata lanciata con successo negli Stati Uniti nel 2010 e oggi è attiva in più di 20 paesi. L’idea iniziale era di dedicarsi all’abbigliamento di seconda mano ma gli utenti hanno subito allargato l’uso a tutto ciò che non è nuovo. C’è addirittura una lettura etica in tutto questo come ha spiegato nella giungla di Radio Cusano Campus Federica Alderighi con queste parole:

Regalare un giocattolo usato è qualcosa di giusto su più piani. Innanzitutto si crea uno story-telling tra genitore e figlio in cui si trasmettono le emozioni di un tempo un po’ come un’eredità ludica tutta da gustare. C’è poi la buona notizia, a livello di impatto ambientale, di riciclare invece di produrre ex novo. Si evita di buttare, ingolfando le discariche, e di produrre, evitandoci nuovi scarichi tossici nell’aria e nuovo giri di plastica, sempre complessa da smaltire.”

Ecco perché vi capiterà più spesso di prima di trovare bambini e bambini che giocano con He-man o Barbie.

Il pericolo delle truffe

Fatta la legge trovato l’inganno, diceva un noto adagio popolare e anche in questo settore si applica. Si registra un’impennata anche della produzione di pezzi falsi venduti come fossero originali. Lo dichiara uno dei venditori di punta di questi oggetti Enzo Ricciardi che, in merito, dice così:

“Nel 2015 ha iniziato a mettere in vendita pezzi rarissimi che sono però risultati falsi. Prima ha raggiunto però l’ingente cifra di 107.300 dollari con i suoi traffici.”