Tira aria di crisi in casa Inter dopo il rovinoso scivolone di Bologna. Una sconfitta che conferma l’instabilità della squadra di Simone Inzaghi, reduce dal successo in campo europeo con il Porto ma lontana dalla vetta del campionato ben diciotto punti. La stagione del Napoli ha sin qui sovvertito una logica previsione, ma il club ha maldigerito i passi falsi susseguitisi nelle ultime settimane. I punti persi nelle sfide con Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna hanno allargato la forbice di un divario che sembra incolmabile. E se lo scudetto sembra oramai impossibile da raggiungere, va contestualizzato che sarà di fondamentale importanza rientrare tra le prime quattro per sostenere le casse del club e non rischiare ridimensionamenti tecnici. Gli introiti della Champions League rappresentano un elemento imprescindibile per guardare al futuro con fiducia. Per contrastare un periodo di crisi che è andata – clamorosamente – accentuandosi dopo la vittoria con il Napoli dello scorso 4 gennaio, è previsto per domani mattina un faccia a faccia tra staff tecnico, squadra e vertici del club. Sarà presente anche il presidente Steven Zhang, deluso per le troppe battute a vuoto che i nerazzurri hanno inanellato nei primi due mesi del 2023. La posizione di Simone Inzaghi resta salda, ma la società pretenderà un cambio di marcia da qui alla fine della stagione.  

Crisi Inter, Inzaghi ha tre mesi per guadagnarsi la conferma

Crisi Inter, la panchina di Inzaghi non è dunque in bilico. Ma sarà necessario voltare pagina, archiviare la debacle del “Dall’Ara” con il Bologna e provare a ritrovare quella continuità di risultati necessaria per raggiungere gli obiettivi di inizio anno. Il lavoro sin qui svolto dall’ex tecnico della Lazio non sarà messo in discussione nei prossimi mesi, salvo stravolgimenti impensabili. Ma alla società non basterà vincere – ipoteticamente – la Coppa Italia per il secondo anno consecutivo per ritenere soddisfacente l’operato dell’allenatore. Da Bologna a Bologna: così come poco meno di un anno fa naufragarono le ambizioni scudetto in Emilia, anche la sconfitta di ieri ha l’effetto di un punto di svolta per il futuro della stagione dell’Inter. L’obiettivo primario non è più la rincorsa al Napoli capolista, ma sarà fondamentale consolidare il piazzamento tra le prime quattro del campionato. Nello specifico, si annunciano infuocate le prossime settimane: Lautaro e compagni attendono il Lecce a San Siro domenica prossima, per poi andare a La Spezia nel weekend successivo. Due gare che faranno da preludio al ritorno di Champions League con il Porto, martedì 14 marzo. La partita dello Stadio do Dragao potrebbe nuovamente sovvertire gerarchie e filosofia del club sulla posizione di Simone Inzaghi. Perché se è vero che sono troppi i diciotto punti di distacco dalla vetta, va anche considerato che il raggiungimento dei quarti di finale rappresenterebbe un traguardo importantissimo. L’Inter parte dal vantaggio dell’andata e dal prezioso 1-0 guadagnato nei minuti finale nella sfida della scorsa settimana. Dopo aver eliminato il Barcellona nella fase a gironi, superare l’ostacolo portoghese e ottenere il pass per i quarti di finale rappresenterebbe un nuovo punto di svolta per la squadra allenata da Simone Inzaghi. E all’orizzonte si avvicina la doppia sfida con la Juventus, valevole per l’accesso alla finale di Coppa Italia.