Smart working Milleproroghe 2023. Il decreto ha ricevuto il via libera anche dalla Camera dei Deputati, il testo è stato approvato identico al Senato.
Smart working Milleproroghe 2023
Il Milleproroghe prolunga lo smart working dei lavoratori fragili dal 31 marzo al 30 giugno 2023. L’emendamento è arrivato ed è stato deciso in extremis, proprio in chiusura della sessione, con un ritardo dettato dalla difficoltà di trovare le coperture finanziarie necessarie alla misura.
Per i lavoratori privati lo smart working potrà essere riconosciuto dal 28 febbraio 2023 (data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe) fino al 30 giugno 2023 sia ai lavoratori fragili (dm 4 febbraio 2022) sia a quelli che hanno almeno un figlio minore di 14 anni (a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa, e che non vi sia genitore non lavoratore).
Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart working sarà riservato soltanto ai lavoratori pubblici con fragilità.
Chi sono i lavoratori fragili
Il decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022 definisce chi è considerato lavoratore fragile. Si tratta di coloro che sono affetti da forme gravi di disabilità, immunodepressi e pazienti oncologici. I lavoratori fragili possono svolgere lo smart working anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definiti dai Ccnl vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, come previsto dalla normativa oggi vigente.
Smart working 2023 fino al 30 giugno: priorità di accesso
Al di là di quelle che sono le novità previste dal disegno di legge di conversione del Milleproroghe, le aziende sono comunque tenute a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del lavoro in modalità agile formulate dalle seguenti categorie di lavoratori:
- Con figli fino a 12 anni di età;
- Con figli in condizioni di disabilità (senza limiti di età);
- Con disabilità in situazione di gravità accertata o caregivers ai sensi dell’articolo 1, comma 255, Legge numero 205/2017.
Le altre novità inserite nel testo
Per quanto riguarda la sanità, il Decreto Milleproroghe estende diverse misure introdotte durante il periodo emergenziale.
Viene prorogata a tutto il 2023 la possibilità per gli ospedali di assumere giovani neo laureati a tempo determinato e di conferire incarichi agli specializzandi per far fronte alla carenza di personale medico.
Viene poi estesa al 2024 l’applicazione della ricetta elettronica, inviata direttamente via mail dal medico al paziente. Una misura che potrebbe diventare strutturale.
Infine, la questione delle concessioni balneari, forse il tema che ha acceso maggiormente la discussione in Parlamento. Viene, infatti, prorogato di un altro anno il termine per la messa a gara. La scadenza prevista per gennaio 2024 slitta a gennaio dell’anno successivo.