Elly Schlein è la nuova Segretaria del Partito Democratico. La deputata della Repubblica italiana ha battuto Stefano Bonaccini e succede ad Enrico Letta con un risultato per certi versi sorprendenti. È la prima donna, nella storia dem, alla guida del partito.
Chi è Elly Schlein
Elly Schlein nasce a Lugano il 4 maggio 1985. Ha 37 anni ed ha tre cittadinanze: italiana, svizzera ed americana. Nasce in una famiglia di accademici: il padre è Melvin Schlein, politologo statunitense di origine ebraica docente di scienza della politica e storia presso la Franklin University di Lugano; la madre è Maria Paola Viviani, professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi dell’Insubria. Ha sempre parlato poco della sua vita privata anche se una volta, in un’intervista a Dario Bignardi, ha raccontato la sua bisessualità: “ho avuto diverse relazioni in passato: ho amato molti uomini e ho amato molte donne. In questo momento sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta”.
Laureata in giurisprudenza, Elly Schlein vola negli Usa per fare la volontaria di Barack Obama. Lì familiarizza con la politica che diventerà tutta la sua vita. Torna in Italia e, nella sua Bologna, fa attivismo nell’associazionismo e nel mondo studentesco. Nel 2013 è tra i volti di punta di OccupyPd: la campagna di mobilitazione contro i 101 franchi tiratori che affossarono, in quell’anno, la candidatura di Romano Prodi alla presidenza della Repubblica. Nello stesso anno si spende per la candidatura di Pippo Civati alle primarie del Pd ed entra nella segreteria del partito proprio in quota Civati. L’anno successivo si candida alle elezioni europee e viene eletta diventando europarlamentare. Inizia, da qui, un lento allontanamento dal Pd suggellato nel 2015 in motivazione anti renziana reo – secondo lei – di aver impostato il partito su una politica di centrodestra. Aderisce, quindi, a Possibile di Pippo Civati.
L’impegno in Regione e l’approdo alla Camera
Nel 2019 non si ricandida alle elezioni europee ma, un anno dopo, partecipa a quelle regionali in Emilia-Romagna nella lista Emilia-Romagna Coraggiosa. Viene eletta con più di 22 mila voti. Il neo rieletto presidente, Stefano Bonaccini, la nomina Vicepresidente ed Assessora con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima. Un connubio forte e piacente agli occhi degli emiliano-romagnoli anche se (come si è visto anche nella corsa alla segreteria del Pd) non sembra conciliante. Schlein, ad esempio, si mostrò voce fuori dal coro in occasione del referendum sul taglio dei parlamentari palesando – in distinguo alla linea del Presidente – la sua contrarietà. Nel 2022 si candida alle elezioni politiche come indipendente del Pd. Viene eletta alla Camera dei Deputati e, quindi, si dimette dal suo ruolo regionale. Nella XIX legislatura è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni.
Le primarie del Pd
Elly Schlein non ha mai smesso di disegnare la propria idea di Italia e di futuro. Lo ha fatto, tra le altre cose, attraverso movimenti collettivi come Visione Comune. Ma la grande occasione per ricostruire la sinistra del paese arriva con le primarie del Pd indette da Enrico Letta all’indomani del 26 settembre: con la vittoria del centrodestra l’ex Segretario ha annunciato le dimissioni e annunciato una nuova fase che si sarebbe conclusa con le primarie. Molti pensano, fin da subito, che Elly Schlein si sarebbe candidata. Dopo settimane di sentori l’ufficialità arriva grazie ad un annuncio il 4 dicembre scorso: dal Monk di Roma la deputata annuncia di essere in partita e lancia la campagna ‘Parte da Noi’. Pochi giorni dopo ha completato l’iscrizione, quindi il ritorno, nel Pd. Le primarie dem si concludono il 26 febbraio: Elly Schlein vince contro, ironia della sorte, il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Sarà vero ho sono tutti balli