Chi ha inventato il gelato? Must per la stagione estiva e dolce amato anche nella stagione invernale, il gelato è tra gli alimenti dolci più conosciuti al mondo. Ne esistono di diversi tipi, gusti e colori.
In Italia è servito in diverse modalità. Dai coni alle coppette, sino alle confezioni vendute in quantità industriale, continua ad essere al top tra i prodotti di consumazione a livello mondiale. Ma quali sono le origini del gelato? Chi lo ha inventato? Insieme scopriamo tutti i dettagli su questa irresistibile preparazione alimentare a base di latte, zucchero e aromi vari.
Chi ha inventato il gelato?
Il gelato, come lo conosciamo, è stato diffuso da Bernardo Buontalenti, un architetto, scultore e pittore, che lavorò a lungo presso la corte di Caterina de’ Medici, la quale fu una grande amante di queste preparazioni. Ma questo dato è stato messo in discussione da una diversa attribuzione, che collega il gelato sempre alla corte della Regina Nera, ma ad un altro personaggio, ovvero il macellaio Ruggeri.
In particolare, si racconta che fu Ruggeri ad aggiudicarsi il premio per il piatto più singolare che si fosse mai visto, perfezionando antichi metodi per raffreddare delle composte di acqua, zucchero e frutta. Secondo il racconto, il suo lavoro piacque così tanto alla regina che Caterina de’ Medici decise di portare Ruggeri in Francia, quando sposò Enrico II.
Dal Seicento, l’abitudine di consumare “gelati” si diffuse in tutta Europa e nelle diverse corti: in particolare, tra coloro che raffinarono la ricetta, fino a darle una fisionomia più stabile, troviamo l’intraprendente siciliano Francesco Procopio Cutò (1651-1727), che aveva ereditato dal nonno un curioso macchinario per la lavorazione dei sorbetti ghiacciati. Desideroso di fare fortuna, il cuoco aveva deciso di lasciare la Trinacria ed era approdato a Parigi, dove aveva aperto il Café Procope, il primo cafè di Parigi e, forse, anche il primo cafè d’Europa: al suo interno, i personaggi più illustri dell’epoca potevano assaggiare gelati, sorbetti e granite.
Il gelato divenne, allora, sempre più internazionale, ma la sua storia rimase intimamente legata all’Italia, tanto che fu un italiano emigrato negli Stati Uniti a ideare il primo cono gelato fatto di Cialda. Il suo nome era Italo Marchiotti ed era un gelataio originario del Veneto. Sempre dagli Usa, poi, arrivò l’idea di inserire il prodotto tra due wafer, come un sandwich.
Oggi il gelato è ancor più diffuso con la crescente diffusione dei freezer domestici soprattutto nella sua forma di “secchielli in formato famiglia”. Si parla infatti di consumo di massa: attualmente, in Italia, in media, si mangiano 8 chilogrammi di gelato a testa durante un anno.
Chi ha inventato il gelato in Italia
Diverse forme di gelato sono state realizzate sin dall’antichità. Ai tempi dei Romani sono stati proposti dei gelati diversi da come li conosciamo oggi, ma che possono essere considerate delle prime sperimentazioni, create per ottenere proprio lo stesso effetto. A testimoniare l’operato degli antichi Romani in fatto di gelato è una ricetta di Plinio il vecchio, nella quale vengono date delle indicazioni su come deve essere mescolato il ghiaccio, una volta tritato, con aggiunta di succhi di frutta e miele. Dalla stessa fonte si rileva un attivo commercio di neve dall’Etna, dal Vesuvio e dal Terminillo.
Ma il gelato esisteva anche in Cina, già nel 2000 a.C.: veniva preparato un composto a base di latte e riso cotto con spezie, il quale era poi riposto nella neve per solidificarsi.
Nel Medioevo, il gelato si produceva in Sicilia, sotto l’influenza della dominazione araba: in particolare, si producevano delle forme di sorbetto, che costituivano degli antenati per il moderno gelato.
Proprio le popolazioni arabe, infatti, gustavano delle bevande fredde chiamate sherbet, che si caratterizzavano per l’utilizzo di succhi di frutta distillati, che venivano poi congelate in alcuni recipienti con la neve dell’Etna.
Che differenza c’è tra ice cream e gelato?
Esistono poche, ma sostanziali differenze, tra la forma gelato e quella “ice cream”. A determinare questa diversità sono in primo luogo gli ingredienti e, in secondo luogo, il modo in cui viene lavorato il prodotto.
Per ciò che riguarda ad esempio l’ice cream, viene fatto con molta panna, mentre il gelato con molto latte.
Per le uova invece, il gelato considera l’utilizzo del tuorlo solo in casi specifici, mentre per l’ice cream vengono utilizzate diverse uova.
Il gelato è considerato artigianale e se ne produce poco alla volta in fatto di chilogrammi. Invece, l’ice-cream è prodotto in grandi quantità per un’unica sessione di lavoro.